Interdittive antimafia della Prefettura per tre imprese mantovane

Contrasto a caporalato e lavoro nero, il Prefetto attiverà la cabina di regia

MANTOVA – Tre nuove interdittive antimafia nei confronti di tre imprese mantovane. Sono quelle adottate dal Prefetto di Mantova Michele Formiglio a carico di società e imprese individuali operanti nel territorio mantovano, in esito agli approfondimenti compiuti nell’ambito del Gruppo Interforze istituito presso la Prefettura.
Questi provvedimenti si aggiungono alle altre quattro interdittive adottate da Prefetto nei mesi scorsi e confermano il forte impegno delle Istituzioni nella tutela dell’economia legale e nella sicurezza della comunità.
I tre provvedimenti, ritualmente notificati, sono stati emessi  nei confronti di due imprese edili, una avente sede nel territorio viadanese, l’altra nel comune di Borgo Virgilio e di un’impresa individuale di Quistello. Inizialmente era stato indicato che quest’ultima fosse un’impresa di ristorazione, poi invece la Prefettura ha chiarito che si tratta di un’azienda di diverso settore.

In particolare, per una delle imprese colpite è stata accertata la presenza di condanne definitive per reati ostativi stabiliti dalla vigente normativa antimafia, di per sé sufficienti ad attuare l’effetto interdittivo. Per le altre due, invece, anche in esito alle indagini condotte nell’ambito di distinti procedimenti giudiziari, sono emersi inequivocabili elementi di contiguità con organizzazioni criminali orbitanti negli ambienti della ‘ndrangheta calabrese, tali da esporle al rischio di condizionamento da parte di quest’ultima.

“Prosegue, quindi, l’azione preventiva di controllo del territorio e contrasto alla criminalità organizzata da parte della Prefettura di Mantova, delle Forze di Polizia territoriali e della  Direzione Investigativa Antimafia: attraverso i provvedimenti interdittivi si concretizza, infatti, l’effettivo rafforzamento degli strumenti di contrasto al fenomeno mafioso, andando a colpire in via amministrativa settori ed ambiti particolarmente attraenti per gli appetiti criminali, in piena complementarietà con l’azione repressiva di competenza dell’Autorità Giudiziaria” dichiarano dalla Prefettura
“Com’è noto, l’attività antimafia di competenza della Prefettura si estrinseca negli strumenti dell’interdittiva, delle comunicazioni o informazioni liberatorie e sulla verifica dei requisiti per l’iscrizione nelle cosiddette “white-list” per contrattare con la Pubblica Amministrazione. Oggi, più che in altre circostanze, costituisce una linea di intervento fondamentale per creare le condizioni necessarie alla ripresa del sistema economico dopo l’esperienza drammatica dell’emergenza pandemica.
“L’obiettivo è impedire il reinvestimento dei proventi di riciclaggio o, comunque, di capitali illeciti con l’estromissione dei soggetti economici contigui agli ambienti della criminalità organizzata dai rapporti con la Pubblica Amministrazione, anche solo per il conseguimento di autorizzazioni e licenze, eliminando le possibilità per le queste organizzazioni di creare ricchezza. I provvedimenti adottati si inseriscono, pertanto, nel solco dell’intenso lavoro voluto fortemente dal Prefetto Michele Formiglio e finalizzato ad arginare il pericolo che gli interessi delle consorterie criminali riescano a trovare spazio vitale per contaminare l’economia legale del territorio, a danno e detrimento di tutte le imprese che nel pieno rispetto della legalità hanno contribuito, al prezzo di enormi sacrifici, allo sviluppo ed al benessere della provincia di Mantova”.