Per la prima volta, a tre giorni dall’attacco, i giornalisti sono stati fatti entrare nel kibbutz di Kfar Aza dove si stanno raccogliendo i corpi delle vittime. Il bilancio della strage non c’è ancora, ma il massacro va oltre ogni tremenda immaginazione: oltre 40 tra bambini e neonati non sono stati risparmiati dai terroristi di Hamas che anzi, “come bestie assetate di morte, si sono accaniti su alcuni tagliandogli la testa”.
Lo ha riferito i24News che ha parlato di “orrore inimmaginabile”. Intere famiglie sono state uccise mentre erano ancora nel sonno a colpi di arma da fuoco. “Non è una guerra, non è un campo di battaglia. È un massacro, è un’attività terroristica. È qualcosa che non ho mai visto in vita mia. È qualcosa che immaginavamo dai nostri nonni, nonne nei pogrom in Europa e in altri luoghi. Non è qualcosa che accade nella nuova storia” ha dichiarato il maggiore generale israeliano Itai Veruv.