La Lombardia riconosce i caregiver. Cappellari (Lega): “Prosegue l’impegno. Con autonomia interventi più incisivi”

MILANO – Regione Lombardia si è dotata di una legge, approvata ieri in Consiglio regionale, che riconosce la figura del caregiver familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. La nuova norma esalta e tutela il suo importante ruolo assistenziale e sociale.

Il riconoscimento normativo (e non solo) del ruolo del caregiver familiare rappresenta un importante ‘primo passo’. È l’avvio di un percorso verso la valorizzazione e il sostegno a coloro che si dedicano al proprio familiare e, non per ultimo, l’opportunità di riconoscere il caregiver quale attore attivo della rete dei servizi.

L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini, ha espresso soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della legge.

“Il progetto di legge è certamente positivo ma serve un intervento nazionale che affronti il tema a 360 gradi. Bene la disponibilità del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, considerata la sua attività da ex Assessore regionale che ha affrontato il tema nel gruppo di lavoro in Regione Lombardia”.

Interviene così Alessandra Cappellari consigliere regionale della Lega, membro della Commissione sanità e componente del gruppo di lavoro sui Caregiver in merito all’approvazione, dei progetti di legge sul tema.

“Con questa proposta di legge si va aggiungere il tassello mancante per dare il dovuto riconoscimento e la giusta valorizzazione a una figura fondamentale, prevedendo una serie di azioni mirate da un lato a favorire il suo coinvolgimento e integrazione nel progetto di assistenza e cura e, dall’altro, a favorire la conciliazione tra tempi lavoro e tempi di cura, percorsi di supporto e affiancamento alla rete dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari”.

“Va tenuto presente m che molto spesso queste figure si vedono costrette a lasciare il lavoro, l’attuale proposta di legge prevede azioni anche nell’ambito dell’inserimento e del reinserimento lavorativo, di percorsi formativi dedicati, al riconoscimento di un attestato di competenze quale credito formativo per l’accesso a ulteriori percorsi di formazione. In modo particolare ai giovani caregivers, viene riconosciuta da parte di scuole e università l’esperienza maturata”.

“Chi, come le opposizioni, continua a parlare di risorse, dovrebbe ricordare che il tanto ostacolato progetto dell’autonomia regionale favorirebbe un intervento più deciso su un tema così importante come quello dei Caregiver. Grazie quindi alla relatrice Tironi che ha guidato il gruppo di lavoro che si è occupato di fare la sintesi tra i tre progetti di legge presentati dai gruppi politici e quello di iniziativa popolare” conclude Cappellari.