La pandemia dimezza gli incidenti in città. L’asse sud la strada con più sinistri

da sinistra Marcone, Perantoni e Rebecchi
da sinistra Marcone, Perantoni e Rebecchi

MANTOVA – A Mantova nel 2020, la Polizia Locale ha rilevato un totale di 110 incidenti stradali, con un calo pari al 50,9% rispetto all’anno precedente, nel corso del quale erano stati rilevati 216 sinistri. Sul totale complessivo di 110 incidenti, 77 sono stati con feriti (77 in meno dell’anno precedente), 32 con soli danni ai veicoli o alle cose e 1 incidente mortale.
E’ quanto illustrato stamani dal comandante della Polizia Locale di Mantova Paolo Perantoni, dal vice Luigi Marcone e dall’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi che hanno espresso soddisfazione per l’andamento rivelato degli incidenti, ma hanno anche sottolineato come il 2020 sia da considerarsi “assolutamente un anno anomalo per via dei tanti periodi con una mobilità limitata a causa della pandemia”.

Vi sono però dei dati molto importanti comunque, come quelli che evidenziano l’assenza o la sensibile riduzione di incidenti in alcune strade teatro fino alcuni anni fa di numerosi sinistri, come viale Risorgimento o viale Pompilio , “questo – è stato detto – a conferma della bontà dei provvedimenti presi per limitare la velocità e cercare di mettere in sicurezza gli utenti più deboli della strada, come i pedoni”.
Il grafico sottostante evidenzia le 14 arterie stradali dove, nell’anno 2020, si sono verificati il maggior numero di incidenti, che, pari a 57, rappresenta circa il 51,8% del totale degli incidenti rilevati sul territorio comunale. Da un punto di vista prettamente numerico, emerge chiaramente che la maggiore incidentalità interessa le principali arterie di penetrazione e di attraversamento della città. L’asse sud risulta la strada dove si sono verificati più incidenti.

Nell’anno 2020, la fascia oraria 16.00-18.00 è stata quella con il più elevato valore di incidentalità, seguita dalla fascia oraria 11,00-13,00.