Malatesta risponde a Simonazzi e striglia la minoranza: “Il confronto si crea con la presenza”

Il consiglio comunale

MARCARIA – “Abbiamo vissuto tre mesi di fuoco; io stesso sono stato presente in municipio tutti i giorni, sabato e domenica, festivi inclusi. Ho vissuto sulla mia pelle la crisi, mi sono sentito partecipe e sono consapevole che chi fa l’amministratore debba avere, oltre che la  sensibilità per la propria comunità, l’accortezza di rimanere freddo e razionale per gestire come un buon padre di famiglia il proprio paese”, così esordisce il sindaco Carlo Alberto Malatesta durante il consiglio comunale in merito all’emergenza sanitaria.

Un intervento che si è poi spostato sulla risposta alla mozione presentata dalla minoranza che chiedeva l’istituzione di un tavolo di confronto con le associazioni di categoria. “Quando si è presenti ci sono scambi di vedute, proposte e l’ascolto: questa è stata una delle amministrazioni più presenti e produttive dell’intero ambito – ha evidenziato il sindaco, non senza lamentare uno scarso contributo da parte dell’opposizione -. Alle 6 del mattino eravamo già qua per studiare le nuove normative. Qui a parte due lettere non ho visto nessuno: in un Comune così ci si fanno su le maniche e si unisce il ruolo di amministratori e volontari. Se si hanno delle proposte si viene qua e se ne parla: tante idee sono nate dal confronto e speravo che questo succedesse”.

Quanto al dialogo con le associazioni di categoria, Malatesta ha poi sottolineato come, anche in passato, non sia mancato seppur senza un tavolo ad hoc: “se le categorie sindacali vogliono fare delle proposte possono farlo: mi avete mai visto negare di portare qualcosa in discussione in consiglio comunale? Non rifiuto i tavoli di confronto ma penso che questa amministrazione sia rimasta aperta a tutte le proposte: la polemica di questi mesi mi ha amareggiato. Il confronto si crea in altro modo. La minoranza non può sapere cosa sia stato fatto. Mi offende essere accusato di essere quello che vuole fare di testa sua”.

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