Nelle Rsa di Aspef visite solo 3 volte la settimana e vietate nei festivi. Baschieri: “gli anziani non vanno reclusi”

MANTOVA – Nelle Rsa di Aspef, Isabella d’Este e Luigi Bianchi, non si può andare a visitare i propri cari la domenica e nelle giornate festive. E nei giorni feriali è possibile farlo solo tre volte la settimana, previo accordo con la coordinatrice delle Rsa e limitatamente alla fascia oraria 9,30-11-30 e 15,30-17,30. Leregole sono talmente rigide che non è stato possibile poter portare un saluto ai propri cari nemmeno a Pasqua.
Una situazione che di certo fa soffrire i parenti degli anziani ospiti delle due Rsa e ancor più quest’ultimi per i quali il poter manterenere un rapporto con i propri familiari risulta fondamentale anche ai fini terapeutici.
Di quanto accade all’Aspef è stato informato da diversi parenti degli ospiti il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Pierluigi Baschieri che non ha perso tempo a presentare una interrogazione all’assessore al welfare del Comune Andrea Caprini riguardo queste “restrizioni ingiustificate”.
In particolare l’interrogazione di Baschieri si focalizza sulla Rsa Luigi Bianchi ma le regole sono uguali anche all’Isabella d’Este.
Gli orari applicati all’Aspef difficilmente conciliano con l’impegno lavorativo dei singoli familiari che, se lavoratori dipendenti, sono impossibilitati a far visita ai propri familiari se non nelle giornate pre-festive e/o festive, queste ultime precluse aprioristicamente” sottolinea Baschieri che evidenzia poi come “nessun’ altra Residenza Sanitaria per Anziani in provincia di Mantova vieti ai parenti di portare un saluto ai propri cari nelle giornate festive e nemmeno limiti le visite a sole tre giornate durante la settimana”.
Il consigliere forzista sottolinea poi come il periodo del Covid è da ritenersi concluso e qualsiasi restrizione di giornate ed orari, se non lesiva del rispetto della quotidianità e dell’organizzazione di qualsiasi struttura dedicata alla cura dei soggetti anziani, appare ingiustificata e lesiva dei diritti degli anziani stessi“. Inoltre “una Casa di riposo non è un luogo dove recludere un anziano ma una struttura sanitaria dove garantire la piena dignità dell’anziano e dove costruire un’atmosfera accogliente, serena e familiare che garantisca alla persona oltre che alle cure mediche ed infermieristiche un ambiente dotato dei comfort richiesti dalle età e dalle patologie croniche” continua il consigliere comunale che alla luce della situazione descritta e delle riflessioni apporttate chiede all’assessore al welfare “se tali restrizioni ingiustificate nelle giornate e negli orari di visita siano da ricondursi a regole imposte dalla Direzione di Aspef anche se non previste dalla “Carta dei Servizi” delle due Residenze Sanitarie per Anziani o siano riconducibili esclusivamente a cattive prassi imposte da alcune coordinatrici infermieristiche a causa della carenza di personale sanitario nelle giornate festive” e  “se l’assessorato al Welfare e ai Servizi Sociali vigili sulla qualità di vita e sui diritti degli anziani ospitati presse le due Case di riposo di Aspef ovvero lasci esclusivamente alla Direzione di Aspef l’organizzazione dei servizi”.
Baschieri chiede quindi se è intenzione dell’assessorato “rimuovere ogni limite di visita nelle giornate festive a sfavore dei parenti degli utenti ospitati nella Rsa Luigi Bianchi, rivedendo anche l’ingiustificato e restrittivo limite a sole tre visite settimanali in orari che difficilmente conciliano con l’impegno lavorativo dei familiari” e infine “se è intenzione prendere provvedimenti politici e/o disciplinari a discapito di chi ha limitato senza giustificazione alcuna la libertà di far visita ai propri cari non consentendo nemmeno un saluto nella festività di Pasqua”.