MANTOVA – Probabilmente è un punteruolo l’arma con la quale il 22enne marocchino O.H lunedì sera ha ucciso il 21enne ghanese Zane Abdul Mobarik. Sarebbe stato inferto solo fendente ma che ha perforato il polmone arrivando al cuore, non lasciando scampo al giovane. Nelle tasche della vittima una ventina di grammi di hashish. E proprio la droga ritrovata ha portato fin da subito a ipotizzare che dietro all’omicidio di via Bonomi possano esserci motivi legati allo spaccio.
Ma allora i due si conoscevano? Questo sarà uno dei punti che potrà chiarire il presunto omicida durante l’interrogatorio davanti al gip nell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni.
Se dovesse prendere corpo l’ipotesi della droga, scemerebbe di conseguenza quella della rissa scoppiata dopo il furto di un cellulare.
Questa mattina intanto è stata effettuata l’autopsia sul corpo del 21enne ghanese,
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