Pegognaga, differenziazione tariffaria in Rsa Bovi per i residenti e canone d’affitto ridotto per un anno al gestore

La Rsa Bovi di Pegognaga

Un’interpellanza della coalizione di centrosinistra, letta dal capogruppo di RiAttiviamo Pego Fulvio Renusi, su quali criteri si sia basata la giunta comunale di Pegognaga nel concedere al nuovo gestore Rsa E. Bovi la riduzione del 50 per cento del canone d’affitto, la revisione del piano tariffario degli ospiti, il rinvio di un anno per il completamento dei rimanenti quattro minialloggi Apa, lo stralcio lavori camminamento protetto Apa-Rsa. Un intervento che ha dato il destro al vicesindaco Antonio Lui di fare chiarezza sulla tematica particolarmente sensibile, oggetto per diverse settimane di schermaglie politiche su stampa e social.
Ha esordito «è’ emblematico come il paese sia bombardato da continui messaggi concentrati sull’effetto piuttosto che sulle cause». Ha quindi minuziosamente dettagliato l’iter delle trattative con Dolce, gestrice del complesso residenziale, sottolineando che il primo obbiettivo è stato quello di far adottare al concessionario la differenziazione tariffaria tra residenti e non residenti, benché clausola non contemplata nel bando di gara istruito dalla Provincia, che invece prevede la rimodulazione tariffaria annuale secondo la media provinciale. «La retta in vigore nel 2019 – ha sottolineato Lui – era 49,32 euro per i residenti in camera doppia, 52,2 per non residenti, che abbiamo proposto di mantenere fino a fine 2021. Dolce proponeva 55,34 euro per tutti senza distinzione. Aumento enorme per i pegognaghesi: 6,2 € al giorno, ossia 2.160 in più all’anno. I non residenti invece avrebbero aumento di 3,12 euro pro die». E’ stata altresì concordata la riduzione del 50 per cento del canone d’affitto per il solo anno in corso, a seguito della mancata saturazione dei posti in Rsa e al Cdi, causa lockdown. Quanto alla pensilina del camminamento il finanziamento è assunto dal Comitato Bovi e integrato dalla stesso Comune. Va quindi a scomputo compensativo del gestore. Il rinvio del completamento Apa é in considerazione dell’assenza di richieste da oltre un anno. La minoranza ha riconfermato i propri dubbi. In particolare Renusi ha contestato che nell’ottenere la differenziazione tariffaria non si sia diversificato anche in ragione del reddito. Lui ha ribadito che le tariffe applicate sono inferiori a quelle dei paesi limitrofi.

Riccardo Lonardi