Pegognaga, il Comune impossibilitato ad opporsi all’installazione di un ripetitore di telefonia mobile

Pegognaga, il Comune impossibilitato ad opporsi all'installazione di un ripetitore di telefonia mobile

PEGOGNAGA – Ad opporsi all’ubicazione di un ripetitore di telefonia mobile trova convergenti, a Pegognaga, maggioranza e minoranza.
Verso la fine di ottobre 2021 svetta in via Miglioli, contigua ad una zona residenziale e a poca distanza da scuola materna e nido d’infanzia, un’antenna della società Iliad. Immediata la reazione dei residenti che dopo una raccolta firme emettono un comunicato avverso all’installazione dell’antenna chiamando in causa l’amministrazione comunale per il mancato avvertimento alla popolazione. Della rimostrazione si fa interprete RiAttiviamo Pego con un’interpellanza, letta in consiglio dal capogruppo Fulvio Renusi. Dettaglia la risposta dell’assessore all’ambiente Giulia Caramaschi ricostruente l’iter dei vari passaggi burocratici, sottolineando che l’amministrazione comunale ha proposto a Iliad un’alternativa alla ubicazione del ripetitore, negando, nel marzo 2020, il consenso a collocarla su un immobile di proprietà comunale. Impossibile, ha spiegato Caramaschi, ad opporsi all’installazione, non avendo strumenti giuridici necessari. Evidentemente non essendo sufficiente il solo sospetto di inquinamento elettromagnetico. Tant’è che sul territorio di Pegognaga sono presenti nove ripetitori di telecomunicazioni mobili. Iliad non demorde. Nel gennaio 2021 chiede di collocare un’antenna singola di potenza maggiore a 20 Watt su territorio privato in area verde.
Il Comune si oppone di nuovo «in quanto la richiesta di trasmissione in frequenza è del tipo televisivo», inoltre non sussistendo in merito disposizioni di legge. Caramaschi «Il diniego si è basato sul fatto che in itinere è allo studio il regolamento comunale sulla telefonia mobile, ovvero il Piano Antenne, onde individuare la zone d’installazione senza rischio di impatto ambientale». Iliad ritira la pratica ma contemporaneamente ne presenta un’altra per ripetitore senza i 600 MegaHertz di potenza, togliendo in tal modo il maggior motivo di opposizione all’installazione. Il Comune inoltra la risposta oltre i 90 giorni, per cui vale il silenzio-assenso. Assenso esplicito viene poi da Arpa, che presenta parere positivo. Inutile quindi la richiesta dell’amministrazione di sospendere l’installazione. Parzialmente soddisfatto Renusi, che ha auspicando la contrazione dei tempi di stesura del Piano Antenne. «Apprezzo la parentesi costruttiva della minoranza – ha osservato il sindaco Matteo Zilocchi – purtroppo vige una legge speciale in tema di antenne che permette di bypassare i normali iter autorizzativi». Ha chiuso il vicesindaco Antonio Lui «Puntiamo sul fatto che Iliad accetti la nostra proposta essendovi nell’area concentrazione di antenne».

Riccardo Lonardi