Raddoppio, una cittadella per oltre 200 lavoratori. Tra le prime opere il rifacimento del ponte sull’Oglio

BOZZOLO – Sarà un campo base dai numeri imponenti quello che ospiterà quanto servirà per i lavoratori impegnati con il cantiere del raddoppio ferroviario. Gli scavi per la sua realizzazione prenderanno il via lunedì 8 aprile.
Il campo – ora un terreno recintato – si trova in località Tezzoglio tra la sp 64 e la ss Cremonese, all’ingresso di Bozzolo, sul lato destro arrivando da Mantova. Verrà inizialmente realizzato in modo parziale per crescere in base alle effettive esigenze. Il campo avrà una superficie di 36.400 metri quadrati e ospiterà: guardiania, infermeria, spogliatoi, uffici su due piani per la direzione di cantiere da 36 postazioni, una mensa da 120 posti a sedere (capienza massima di 204 posti); 7 dormitori bipiano da 16+16 posti letto ciascuno, una lavanderia, un magazzino, uno spazio espositivo, una sala relax/ritrovo. Una sorta di cittadella, in prefabbricati industriali, che resterà attiva per tutta la durata dell’opera, nella quale è previsto che ruoteranno circa 350 lavoratori. 

Intanto, dopo la rimozione dei due ordigni bellici trovati un paio di settimane fa e nonostante l’incessante pioggia di questi giorni, il cantiere del raddoppio ferroviario Piadena-Mantova procede spedito. Venerdì sera alla consortile La Bozzoliana (Pizzarotti-Saipem-Icm) con Salcef sono stati consegnati da Italferr i lavori cosiddetti di parte A, che comprendono la bonifica ordigni bellici di cui una parte è già iniziata, la creazione appunto del campo base, la demolizione e il rifacimento del viadotto sul fiume Oglio. Nell’ambito di questi ultimi è previsto anche il recupero della storica locomotiva che nel novembre 1944 precipitò con carrello e tre vagoni (poi recuperati) nel fiume Oglio, dove si trova insabbiata da ottant’anni. Nell’incidente morirono due ferrovieri, Nello Germani e Angelo Finato.

IL PROGETTO DEL RADDOPPIO FERROVIARIO  

Il progetto in corso d’opera prevede la realizzazione della linea a doppio binario, dei relativi impianti tecnologici e di trazione elettrica, oltre alla riqualificazione delle stazioni e dei Prg di Piadena, Bozzolo e Marcaria, della fermata di Castellucchio e del Prg di Mantova. La linea esistente vede la presenza di molteplici passaggi a livello di cui è prevista la soppressione e la relativa realizzazione di opportune nuove opere sostitutive.
Il cantiere si sviluppa nella bassa pianura lombarda, ad una quota compresa tra i 60 e i 20 metri sul livello del mare, andando da ovest verso est; lo sviluppo della tratta è di circa 34 chilometri tra le località di Piadena e Mantova.
L’opera in corso costituisce il primo lotto del più ampio progetto di “Raddoppio della linea Codogno-Cremona-Mantova – tratta Piadena-Mantova” che, nel Programma Regionale Mobilità e Trasporti, si pone l’obiettivo di incrementare il flusso ferroviario tra Milano e Mantova. La linea ha inoltre un notevole interesse merci legato alla presenza degli impianti industriali presenti in zona.