Reati telematici, da inizio anno già cinque i casi risolti dai carabinieri. In un’occasione sottratti 2mila euro

ptr

MANTOVA – Pugno di ferro contro i reati natura telematica da parte dei carabinieri di Mantova: cinque i casi scoperti dall’inizio dell’anno. Un fenomeno, questo, incentivato dalla chiusura dei negozi e dalle limitazioni negli spostamenti che hanno incentivato gli acquisti sul web e con essi sono anche aumentati i reati di truffa online, frode informatica, accesso abusivo a sistemi telematici e utilizzo indebito di carte di pagamento. Reati di cui sempre si riesce ad individuare i responsabili: per questo, come ricordano i militari, è importante sempre denunciare presso le Stazioni Carabinieri dislocate su tutto il territorio nazionale

Il caso più eclatante è capitato ad un 79enne di Mantova che ha riscontrato un ammanco sul proprio conto corrente di oltre 22mila euro che, in più tranches, sono finiti su delle carte prepagate intestate e regolarmente in uso a due campani residenti nell’hinterland napoletano. L’ipotesi è che in precedenti circostanze i dati di accesso ed i codici dispositivi del conto dell’anziano siano stati carpiti mediante attività illecite di phishing.
Guaii anche per due cittadini di Roverbella sono invece rimasti vittima di truffa a seguito di trattativa privata su un noto sito di ecommerce per l’acquisto di un casco da motociclista ed un divano. In entrambi i casi, con la scusa che il bonifico non fosse arrivato, entrambe le vittime hanno disposto più versamenti senza tuttavia ricevere la merce. Gli aguzzini, rispettivamente un siciliano ed un veneto, dopo essersi intascati oltre mille euro ciascuno, si sono resi irreperibili.
Altri due veneti, già noti alle forze dell’ordine per reati specifici, dopo aver clonato la carta di credito di un mantovano, hanno invece acquistato tre telefoni cellulari e prelevando denaro contante per un valore complessivo di oltre 2mila euro.
I vari responsabili sono stati denunciati dalle Stazioni Carabinieri di Mantova, Borgo Virgilio e Roverbella alle Procure della Repubblica competenti per territorio.

L’invito dei militari per contrastare questi reati è la prevenzione: gli istituti bancari non chiedono mai, di iniziativa, i codici di accesso e di sicurezza per operare sui propri conti correnti. Per chi acquista invece online, sui portali di compravendita tra privati, si consiglia di diffidare da oggetti proposti con prezzi eccessivamente vantaggiosi e di verificare sempre il feedback ed il numero di transizioni attive.