MILANO – Più di 343mila euro restituiti grazie al taglio dello stipendio dei consiglieri regionali del M5S Lombardia alle casse regionali: questi i numeri dall’inizio di questa legislatura. I fondi sono andati a incrementare la dotazione finanziaria del Bando Archè (chiuso nell’ottobre scorso, le istruttorie sono i fase di elaborazione, ndr) che sostiene le nuove realtà imprenditoriali lombarde, MPMI o liberi professionisti, attraverso il finanziamento di Piani di avvio attività o di Piani di consolidamento.
“Restituire alla Regione una parte delle nostre indennità è un modo di fare politica finalizzato al bene alla costruzione della collettività – spiega il consigliere regionale pentastellato Andrea Fiasconaro -. Per anni i politici hanno approfittato di privilegi e stipendi gonfiati sottraendo milioni di euro ai cittadini. Siamo entrati nelle istituzioni promettendo che avremmo sostenuto le piccole e medie imprese. È una promessa che abbiamo mantenuto. Nella scorsa legislatura le nostre restituzioni, che hanno sfiorato la somma di oltre un milione e mezzo di euro, sono andate al fondo Intraprendo. In questa legislatura – prosegue – andranno al Bando Archè, anche per sottolineare la necessità che la regione sostenga il tessuto imprenditoriale lombardo fatto da tanti piccoli, tra micro, piccole e medie imprese, e pochi grandi player”.
Dal consigliere, poi, un invito ai colleghi degli altri partiti a cui chiede di “seguire il nostro esempio: la politica non sia mai fonte di guadagno ma sia d’obbligo uno strumento per migliorare la vita di tutti e tutte e garantire benessere alle nuove generazioni. Sappiamo già – conclude – che non restituiranno nemmeno un euro ai lombardi”.