Scuole superiori, il Ministero: “senza criticità non c’è bisogno di cambiamenti”. A Mantova i dirigenti si muovono in autonomia

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MANTOVA – Scuole, l’ultima ordinanza di Fontana chiede per le scuole superiori la didattica a distanza mentre il dpcm illustrato domenica sera da Conte punta più che altro sul ritardare gli ingressi non prima delle 9.
Una circolare del Ministero della Pubblica Istruzione inviata intanto a tutti i dirigenti scolastici evidenzia però che “la disposizione normativa è di carattere generale e fa espresso riferimento agli specifici contesti territoriali; pertanto non dispone in maniera perentoria di modificare l’esistente in assenza di dichiarati stati di criticità o di pericolo. Dove le situazioni territoriali, anche grazie al lavoro concertato durante i mesi estivi, hanno mostrato di funzionare, nulla ha la necessità di essere al momento cambiato, fatte salve eventuali situazioni di criticità da esporre e affrontare ai tavoli regionali”.
Cosa succede dunque nelle scuole superiori mantovane? Succede, alla luce di quanto sopra riportato, che nessuno dovrebbe spostare l’orario di ingresso degli studenti alle 9, poi ci sono alcuni istituti in cui continuerà l’alternanza didattica decisa alla luce dell’ordinanza di Fontana (e in alcuni casi già avviata in precedenza) come all’Istituto Fermi, ai Licei Virgilio e Belfiore, al Galilei di Ostiglia o al Falcone di Asola.
Altri scuole, facendo prevalere il dpcm sull’ordinanza regionale e non avendo registrato situazioni di criticità, continueranno ad andare a scuola in presenza, al massimo dividendo e utilizzando quindi la didattica distanza per la classi più numerose com’è il caso dell’Istituto Manzoni di Suzzara.
A confermare questo quadro è Massimo Pantiglioni, presidente Aisam – l’Associazione delle scuole mantovane – il quale spiega come “ordinanza e dpcm vadano lette insieme” perchè entrambe danno indicazioni qualora si siano già verificate delle criticità legate al sovraffollamento. Ecco il perchè al momento a Mantova ogni dirigente scolastico si starebbe organizzando autonomamente. Entro fine settimana ci sarà in ogni caso un confronto all’interno dell’Aisam e solo allora si saprà  dunque quale sarà l’esatta situazione delle scuole sul territorio e i provvedimenti che i dirigenti saranno intenzionati a prendere per il futuro.