Sedici famiglie di Pegognaga non sanno di avere diritto alla tariffa rifiuti agevolata

Il vicesindaco Antonio Lui e l'assessore Manuela Tirelli

PEGOGNAGA – «Il paradosso, non é la prima volta, é che ci troviamo una disponibilità di fondi per aiuti, in tema di tariffa-rifiuti urbani, e un ritardo nelle richieste, quasi che i nuclei familiari interessati non riescano ad avere queste informazioni».
Lo afferma in conferenza stampa il vicesindaco di Pegognaga Antonio Lui in riferimento alla mancata richiesta da parte di varie famiglie aventi diritto d’accesso al bando “Teaiuta”, finalizzato ad ottenere tariffa agevolata causa emergenza Covid-19. L’ammontare complessivo disponibile é di 9.500 euro, che potrebbe soddisfare, a parere dell’assessore al bilancio Manuela Tirelli, una ventina di famiglie, a fronte delle sole quattro che hanno presentato domanda. A tal proposito ricorda che il termine ultimo per accedere al bando é il 31 ottobre.
Il vicesindaco Lui dichiara «E’ assurdo che famiglie interessate non riescano ad avere queste informazioni. In tema di comunicazione, come Comune, ce ne dobbiamo fare carico, magari rispolverando il vecchio organo di stampa Comunicare da inviare a tutte le famiglie». Avendo le assistenti sociali il polso della situazione socioeconomica delle famiglie e lavorando oltretutto in collaborazione con l’ufficio-scuola, Tirelli ipotizza d’incaricare loro d’informare i nuclei familiari aventi diritto d’accesso al bando. L’assessore ricorda altresì che a partire dall’11 giugno scorso il Comune ha aperto un bando a punteggio, con stanziamento di 150mila euro, riservato alle attività economiche che hanno subito conseguenze negative dal lockdown «Abbiamo risposto all’esigenza di circa un centinaio di attività economiche erogando tutti i contributi entro la fine di luglio. Questo contributo può sopperire all’aumento tariffa rifiuti per le utenze non domestiche».
Conclude Lui «A proposito di contributi, mi preme rimarcare il metodo che come amministratori ci siamo dati, che é quello di escludere in assoluto l’erogazione a pioggia. Essendo le risorse limitate, il nostro metodo é basato su parametri selettivi, onde evitare di assegnare contributi ad aziende che non hanno risentito del lockdown, permettendo in tal modo di erogarne uno più dignitoso a chi ne ha risentito per davvero».

Riccardo Lonardi