Sfruttamento manodopera clandestina, due arresti a Castel Goffredo. Sequestri per 500mila euro

I carabinieri appongono i sigilli al capannone

CASTEL GOFFREDO – Ancora controlli delle Forze dell’Ordine a laboratori tessili nell’Alto Mantovano. Ieri pomeriggio a Castel Goffredo, è stata effettuata un’ispezione da parte dei Carabinieri di Castel Goffredo, Asola e Mantova,  con i colleghi del Nucleo CC Ispettorato Lavoro di Mantova, coadiuvati dagli Ispettori dell’Inps e dell’Inail e dalla Polizia Locale di Castel Goffredo, coordinati dal Comandante di questa Compagnia CC Tenente Colonnello Simone Toni.

Il laboratorio cinese sfruttava manodopera clandestina

Lo scenario è sempre lo stesso: è l’interno di un laboratorio tessile cinese dove viene regolarmente sfruttata la manodopera clandestina, cioè sottopagata, circa 4 euro all’ora, e impiegata nelle attività anche per 10-12 ore al giorno consecutive. Il personale operante ha fatto irruzione all’interno del capannone intorno alle ore 15.00 di ieri scatenando il solito scompiglio tra gli operai che, nel tentativo di sottrarsi al controllo, hanno cercato, invano, di raggiungere le varie uscite dello stabile, già preventivamente controllate dai militari.
All’interno del laboratorio gli operanti hanno rinvenuto 28 macchinari per il confezionamento delle calze e circa 10mila paia di collant in fase di lavorazione da parte di 17 cittadini cinesi, di cui 8 senza regolare contratto di lavoro.
L’attività è risultata intestata a L.L. 47enne, e condotta insieme a due collaboratori, L.X.E.40enne e L.X.U 38enne, tutti di nazionalità cinese, quest’ultima non presente all’atto del controllo.

Due arresti con l’accusa di caporalato

Per quanto accertato, i militari hanno proceduto all’arresto della titolare L.L. e del collaboratore L.X.E, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, caporalato”, mentre la collaboratrice L.X.U., non presente all’atto del controllo, è stata deferita a piede libero per le medesime violazioni penali. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro dei macchinari e delle calze, per un valore complessivo di circa 500mila euro. Inoltre, i militari dell’ispettorato del lavoro hanno adottato un provvedimento di sospensione dell’attività oltre alla contestazione delle previste violazioni amministrative ancora in fase di quantificazione. L’operazione rientra nell’ambito delle attività della “Task Force” voluta dal Prefetto e dal Comando Provinciale dei Carabinieri per il contrasto del lavoro nero.
Gli arrestati sono stati rinchiusi presso la Casa Circondariale di Mantova.