MILANO – Nelle ultime ore uno dei temi principali è quello del trasporto scolastico. Un nodo ancora irrisolto a poche settimane dalla prima campanella dell’anno. La consigliera regionale mantovana del Pd, Antonella Forattini punta il dito contro la Regione
“Nella programmazione della ripartenza del trasporto pubblico locale con orario invernale in coincidenza con la riapertura delle scuole, la vera grande assente è Regione Lombardia. Come purtroppo accade su vari fronti – spiega Forattini – in Lombardia i territori sono stati lasciati soli nel trovare un modo di far quadrare una situazione complessa con non pochi distinguo tra provincia e provincia, oltre a problematiche diffuse su ampia parte del territorio regionale.
Nel Mantovano, per esempio, uno dei problemi maggiore è la scarsa presenza di operatori privati di noleggio bus a cui rivolgersi per supportare il trasporto scolastico; una criticità che riguarda anche altre province come Cremona, Brescia e Bergamo dove, infatti, verrà applicato il doppio turno di ingresso a scuola. Sarebbe stato, quindi, utile un coordinamento regionale, una regia che aiutasse a superare queste criticità diffuse. In Emilia Romagna e Veneto è stato fatto. In Lombardia, invece, siamo stati costretti ad andare in ordine sparso.
Detto questo, la prospettiva che si sta delineando di un solo doppio turno a settimana mi sembra una soluzione accettabile, che non mette eccessivamente in difficoltà studenti, genitori e insegnanti. Ringrazio Apam, la Prefettura e direttori degli istituti scolastici per lo sforzo compiuto nell’arrivare a questa soluzione.
Sempre sul fronte scuola – aggiunge la consigliera PD – è positiva, anche se tardiva, la decisione sui tamponi gratuiti ai docenti non vaccinati. Chiedevamo da tempo questo intervento anche se – ricordo – è fondamentale continuare a insistere sulla promozione della campagna vaccinale, cercando di sensibilizzare e rassicurare chi ancora non si è convinto dell’utilità del vaccino, tanto più se si tratta di operatori di un settore delicato come quello della scuola”.