Uniti da un nastro bianco e rosso per chiedere un sostegno concreto alle loro imprese. Ultimatum a Conte

MANTOVA – Erano in tanti, tutti simbolicamente uniti da un nastro rosso e bianco. Commercianti, esercenti, ambulanti, artigiani, professionisti, operatori del turismo con i loro dipendenti e collaboratori. Tutti insieme questa mattina a formare il lungo cordone umano, per le vie e le piazze del centro storico di Mantova, per ribadire la loro drammatica situazione: crollo delle vendite, crisi di liquidità, ritardi negli aiuti economici, ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, burocrazia asfissiante, spese fisse, che, a dispetto di incassi azzerati per due mesi, restano una costante.
“Noi ci siamo …ma non ci vedono” era lo slogan della manifestazione pacifica, tenutasi nel rispetto di tutte le misure anti-covid con un metro e mezzo di distanza tra un partecipante e l’altro, durante la quale si è ribadito a gran voce che le misure del Governo a sostegno delle imprese per la ripresa post covid sono totalmente inadeguate.


Abbiamo le banche che non erogano i finanziamenti – spiega il presidente cittadino di Confcommercio Stefano Gola – non possiamo andare avanti così. Siamo esasperati e attenzione perchè sappiamo cosa può fare la gente quando è esasperata”. Prossima tappa? “Dipende dalle risposte del Governo – conclude Gola – certo non accetteremo più le scuse del premier. Vediamo se e come si muovono”

 

Nel video le dichiarazioni del presidente della sezione cittadina di Confcommercio Mantova Stefano Gola