Vaccini, Figliuolo: “Valutiamo di estendere AstraZeneca anche agli under 60”

Vaccini, Figliuolo:

Somministrare il vaccino anti Covid AstraZeneca anche agli under 60 per accelerare la campagna di vaccinazione. È la proposta avanzata dal commissario per l’emergenza  Figliuolo, a Ministero della Salute e Aifa per vaccinare quanto prima la maggior parte della popolazione italiana nel corso dell’inaugurazione dell’hub vaccinale al polo acquatico a Roma.
“Si sta valutando – ha detto Figliuolo – di estendere Astrazeneca alla “classe di età inferiore ai 60, questo sulla base degli studi. Ne sto parlando con Iss e con il Cts dell’Aifa”. “I vaccini vanno impiegati tutti – ha sottolineato Figliuolo – Astrazeneca è consigliato a determinate classi ma l’Ema dice che va bene per tutti. Ci sono effetti collaterali ma sono infinitesimali. Se non impieghiamo tutti i vaccini il ritmo della campagna non raggiunge gli obiettivi nei tempi prefigurati”.

Entro giugno dovrebbero arrivare nel nostro Paese altri 10 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca, così come ha annunciato questa mattina il presidente di Aifa, Giorgio Palù, i quali dunque, secondo l’auspicio di Figliuolo, potrebbero essere somministrati anche ai cittadini con meno di 60 anni.
Il Ministero della Salute, con una circolare dello scorso 8 aprile firmata dal direttore della Prevenzione, Gianni Rezza, aveva infatti raccomandato l’uso preferenziale del vaccino anglo-svedese per gli over 60 pur ricordando che il siero è approvato.
La decisione era stata presa in quanto “è stata riscontrata un’associazione tra il vaccino AstraZeneca e casi molto rari di tromboembolismi anche gravi, in sedi inusuali, associati a trombocitopenia”.
La maggior parte dei casi riguarda soggetti con meno di 60 anni e soprattutto donne, quasi sempre entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino.
Il 23 aprile l’Ema è intervenuta di nuovo sul caso AstraZeneca. “I dati disponibili in tutta l’Ue non sono sufficienti per fornire ulteriore contesto sui benefici e sui rischi in relazione al sesso” e dunque per confermare o smentire la potenziale maggiore esposizione della donne ai casi di trombosi, si legge nell’aggiornamento del parere dell’agenzia europea sul vaccino AstraZeneca. “Gli effetti collaterali più gravi sono casi molto rari di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse, che si stima si verifichino in una persona su 100.000 vaccinati. Le persone, se hanno sintomi, dovrebbero cercare assistenza medica”, ha precisato l’Ema.