Castel d’Ario si racconta: storie, dialetto e sorrisi con il libro di Angelo Lamberti

CASTEL D’ARIO – Un evento culturale, quello organizzato dal Comune di Castel d’Ario nel Palazzo Pretorio, capace di divertire e al tempo stesso emozionare il pubblico presente. Merito di Angelo Lamberti e del suo ultimo libro “Castlar”, opera edita da Gilgamesch in grado di trasportare il lettore in un universo sospeso tra realismo e visione surreale, in cui la quotidianità di un piccolo paese della pianura padana diventa lo specchio vivace dell’Italia intera.

Personaggi come Fonte e Tardo, Dobra e Balbuzio, il Dottore e Don Luigi, tessono una trama di dialoghi ora esilaranti, ora intrisi di umanità, mentre le voci di Mascagni e Verdi risuonano sullo sfondo. Le epoche storiche si succedono: dal fascismo e i suoi riti grotteschi alla ricostruzione postbellica, fino allo slancio del boom economico, e ogni passaggio è segnato da vicende che intrecciano ironia, malinconia e profonda riflessione.

Angelo Lamberti rende vive le atmosfere di Castel d’Ario, detto familiarmente Castlar, e fa risuonare il fascino dei dialetti, delle partite a briscola, delle schermaglie in osteria e di un senso di comunità capace di forgiare complicità e leggenda. Con grazia e sagacia, la pièce dipinge un affresco corale in cui si ride e, allo stesso tempo, ci si interroga sulla vita, la morte, la fede e il destino. A emergere è l’autenticità di gesti e parole, capaci di restituire sulla scena personaggi in bilico tra l’assurdo e la tenerezza delle piccole cose.

Lo scrittore, che è nato a Castel d’Ario e vive a Porto Mantovano, ha dialogato per oltre un’ora con il sindaco Daniela Castro, non mancando di coinvolgere il pubblico in sala.