Mantova, approvato il progetto: nuovo look per il Museo di San Sebastiano

MANTOVA – La Giunta del Comune di Mantova ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo del “Nuovo allestimento del Museo di San Sebastiano” che prevede un nuovo look nelle sale del museo civico. Nel Palazzo di Largo XXIV Maggio arriveranno nuovi basamenti, vetrine, pannelli espositivi, supporti a parete, mensole, apparati multimediali e relative opere di finitura. Il progetto di restyling è stato curato dallo studio tecnico Isolarchitetti srl di Torino.

Palazzi: “Musei più moderni per rafforzare la promozione turistica della città”

Un altro passo importante – ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi – per mostrare al meglio le nostre collezioni, rendere più moderni i nostri Musei e rafforzare la promozione turistica della città. Grazie alla Fondazione Bam, partner di questa iniziativa dal 2017”.

L’intervento (450.000 euro) è il cuore del Piano di riordino delle Collezioni civiche

L’intervento costa 450mila euro. L’approvazione del progetto definitivo esecutivo del nuovo allestimento del Museo di San Sebastiano è il cuore del “Piano di riordino complessivo delle Collezioni civiche” e consiste nella realizzazione di un nuovo ordinamento museale dedicato al collezionismo archeologico, uno dei grandi filoni che ha alimentato la formazione delle collezioni civiche e di cui furono fautori Vespasiano Gonzaga, Giuseppe Acerbi e Ugo Sissa. Si tratta delle collezioni Greco-romana, Egizia, Mesopotamica e Araba che attualmente risultano collocate tra Palazzo Ducale, Palazzo Te e San Sebastiano.

Nuovi allestimenti performanti, in un unico edificio

Il progetto prevede di riunire tutte le collezioni in un’unica struttura museale, Palazzo San Sebastiano, che risponda adeguatamente alle necessità di funzionalità e fruibilità. Le collezioni attuali saranno quindi valorizzate con un nuovo allestimento performante in un unico edificio e saranno implementate da pezzi provenienti da Palazzo Ducale e dai depositi civici.

Flessibilità per una grande variabilità espositiva

Nel dettaglio il progetto è caratterizzato da una grande flessibilità dell’allestimento che evita ambientazioni fisse e permette una grande variabilità espositiva. La modularità dei supporti espositivi, dei basamenti e dei sistemi di illuminazione, consentirà di modificare il percorso musivo a seconda delle necessità del momento: movimentazioni, nuove acquisizioni, oggetti appena restaurati, nuovi percorsi didattici.

Una struttura unica, accessibile a tutti e arricchita da pezzi oggi non visibili

In definitiva, il progetto riunisce le collezioni in un’unica struttura accessibile a tutti arricchendole di pezzi ad oggi non visibili e ricostruendo un racconto accattivante e comprensibile sia per il visitatore che per la didattica. Questo consentirà di sviluppare una nuova offerta turistica con un occhio di riguardo alla formulazione di percorsi didattici che vadano ad intersecare la programmazione didattica.