Vino, Parlamento Ue: via i riferimenti al cancro sulle etichette. Plauso di agricoltori e mondo politico

MANTOVA – Dal Parlamento Ue è arrivata la risposta giusta per tutelare la salute dei cittadini senza demonizzare settori fondamentali per l’economia e la tradizione del Made in Italy, come il vino, riconoscendo che esiste un consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche e che è l’abuso, invece, a essere nocivo e pericoloso. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito al voto in plenaria oggi a Strasburgo sul Cancer Plan, ringraziando gli europarlamentari per il grande lavoro fatto sugli emendamenti poi votati in aula. “Sosteniamo e condividiamo gli sforzi della Commissione nella lotta al cancro -spiega il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- che rappresentano un passo avanti importante per il futuro della salute dei cittadini europei. Ma questi sforzi devono tenere conto delle eccellenze agroalimentari, come il vino ma anche la carne, che da sempre fanno parte dello stile di vita europeo e che caratterizzano la Dieta Mediterranea”. Ancora di più con la pandemia, per Cia è importante tornare a mettere a fuoco la salute delle persone, che passa per lo screening delle malattie, ma anche per l’educazione e la promozione di corretti stili di vita e di un’alimentazione sana e diversificata. “Le future politiche europee, dalle nuove norme in materia di etichettatura alla revisione della politica di promozione, devono essere definite seguendo questi principi -aggiunge Scanavino- e il faro deve essere sempre la nostra Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Unesco da più di 10 anni, basata su varietà e biodiversità degli alimenti e stagionalità dei prodotti, nonché su un legame unico con il territorio e la sua cultura”.

ROLFI: BENE RAVVEDIMENTO UE SU ‘CANCER PLAN’. ITALIA DEVE FARE SQUADRA PER TUTELARE PRODOTTI

“L’agroalimentare è una delle ricchezze più grandi del nostro Paese e la Lombardia è la prima regione agricola d’Italia. Il risultato ottenuto oggi dimostra come il sistema Italia debba fare squadra per tutelare il proprio patrimonio. I vini Doc, Docg e Igt hanno disciplinari riconosciuti a livello comunitario in termini di qualità e salubrità. Sarebbe stata una contraddizione per l’Ue”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito alle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate dall’Europarlamento, con le quali si è scongiurato il tentativo di inserire riferimenti al cancro sulle etichette di vino e birra.

“Associare il consumo di un prodotto al cancro – ha aggiunto l’assessore, annunciando per la primavera un evento a Bruxelles per far conoscere i vini lombardi – ha già generato in passato danni economici enormi, penso alla carne rossa, e anche solo un accostamento a livello mediatico può generare nel consumatore dubbi e paure. Per questo è necessario che ci sia chiarezza, ricordando la differenza fondamentale tra consumo e abuso di alcolici. Tra l’altro, la dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’Unesco come elisir di lunga vita”.

“I vini lombardi – ha ricordato l’assessore – stanno facendo registrare crescite in doppia cifra a livello di export, i nostri produttori hanno fatto passi da gigante in materia di sostenibilità ambientale e sempre più giovani imprenditori si avvicinano al mondo del vino”. “Sul nostro territorio regionale – ha concluso Rolfi – più del 90% del vino prodotto è di qualità e grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e consorzi si stanno ottenendo risultati importanti in materia di promozione e valorizzazione delle etichette anche come strumento di promozione turistica”.

BARONI (FI): “GRAZIE ALL’IMPEGNO DI FORZA ITALIA, TROVATO UN PUNTO DI EQUILIBRIO”

“Grazie all’impegno degli eurodeputati di Forza Italia, coordinati da Antonio Tajani e dal Presidente Berlusconi, ieri il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha votato per eliminare dal report della commissione speciale Beca sulla lotta al cancro i riferimenti alla possibilità di inserire informazioni sanitarie inesatte sulle etichette delle bottiglie di vino. Il lavoro politico svolto dai colleghi a Strasburgo ha avuto un ottimo esito poiché è stato fondamentale per fare approvare emendamenti correttivi grazie ai quali si sono modificate le linee guida per lotta al cancro inserendo la distinzione tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche. Abbiamo sensibilizzato un gran numero di eurodeputati perché non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro, evitando una sorta di demonizzazione di una delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare, perno della dieta mediterranea. Abbiamo sventato il tentativo di etichettare al vino con le regole in vigore per il tabacco e i suoi derivati”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Anna Lisa Baroni, componente della commissione Agricoltura.
“L’impegno di Forza Italia – aggiunge – ha consentito il raggiungimento di un punto di equilibrio tra chi, giustamente, teme l’abuso di alcool e chi conosce anche le virtù terapeutiche e preventive che derivano da un consumo moderato di vino. Il vino, infatti, è un alimento altamente salubre se assunto in modiche quantità poiché contiene sostanze, come gli antociani e il riserratolo, che prevengono il cancro. Inoltre, grazie al nostro prezioso intervento, avremo anche un ulteriore beneficio poiché il vino sarà ancora una locomotiva del nostro export del settore agroalimentare, che in meno di 10 anni è raddoppiato e chiuderà l’anno col record storico delle vendite all’estero, pari a 7,1 miliardi di euro”.