Andrea Mandorlini è il nuovo allenatore del Mantova

MANTOVA – La sconfitta con il Vicenza è stata decisiva per l’esonero del tecnico del Mantova Nicola Corrent e proprio l’ex allenatore del Vicenza, Andrea Mandorlini, sarà il nuovo allenatore che prenderà il suo posto.
Una lunga carriera quella del tecnico 62enne ravennate che Setti conosce bene avendolo avuto all’Hellas Verona e che oggi sarà già al lavoro sulla panchina biancorossa.
Mandorlini, ha allenato i gialloblù dal 2010 al 2015 e nel 2012-13 guidò la squadra alla promozione in serie A, che mancava alla società scaligera da 11 anni. Poi ci furono Genoa, Cremonese, quindi nel 2020, a distanza di tredici anni, tornò sulla panchina del Padova dove si ritrovò ad allenare anche il figlio Matteo.
Mandorlini ha condotto la squadra al quinto posto del girone B della Serie C, venendo eliminato poi al secondo turno dei playoff dalla Juventus Next Gen. L’anno dopo il Padova è arrivato a un passo dal ritorno in Serie B sotto la sua guida, perdendo la finale playoff ai calci di rigore contro l’Alessandria.
Negli anni precedenti la sua prima esperienza a Padova c’erano state l’Atalanta con cui firmò il 10 giugno 2003 guidandola alla promozione in serie A, poi il Bologna, il Siena, il Sassuolo e il trafserimento in Romania con il CFR Cluj. Ma è in serie C che Mandorlini viene giudicato l’allenatore dei record: inizia da tecnico in seconda al Ravenna, ottenendo nel 1996 la promozione in Serie B. Poi la parentesi alla Triestina arrivando al secondo posto ma perdendo la finale playoff contro il Sandonà. E poi gli anni d’oro sulla panchina dello Spezia, dal 1999 al 2002. Il primo anno conquista la promozione in Serie C1 con zero sconfitte,15 punti di vantaggio sulla seconda classificata, 76 punti ottenuti, record assoluto per la categoria. Nelle due stagioni successive sulla panchina ligure si ferma alle semifinali playoff, prima contro il Como, poi contro la Triestina.
Per quanto riguarda la sua carriera precedente da giocatore Mandorlini, cresciuto nel Ravenna, esordì in serie A con la maglia del Torino nella stagione 1978-79. Dopo un anno all’Atalanta in serie B tornò nella massima serie con l’Ascoli, dove rimase per tre stagioni. Nel 1984 si trasferì all’Inter con cui vinse lo scudetto dei record nella stagione 1988-89 durante la quale fu impiegato come libero dal tecnico Giovanni Trapattoni. Vinse Supercoppa italiana e Coppa Uefa nel 1991 nella sua ultima stagione al club. Approdò poi all’Udinese e, dopo due stagioni, nel 1993, si ritirò.