Dal Ministero 1,6 mln di euro per Sant’Andrea. Nel 2022 il 550° del via ai lavori della basilica e della morte di Alberti

Dal Ministero 1,6 mln di euro per Sant'Andrea. Nel 2022 il 550° del via ai lavori della basilica e della morte di Alberti
La basilica di Sant'Andrea in un quadro del XVIII° secolo

MANTOVA – Il 12 giugno 1472 venne posata la prima pietra della basilica di Sant’Andrea ma Leon Battista Alberti, l’architetto che la concepì, non riuscì a vedere questo momento. Morì infatti il 25 aprile dello stesso anno. Toccò a Luca Fancelli mettere in pratica il progetto dell’Alberti, partendo dalla facciata ed erigendo almeno due terzi della navata entro il 1494. La basilica viene poi completata nel 1702, mentre la cupola dello Juvarra è terminata nel 1758.
Quest’anno ricorrono dunque i 550 anni sia dell’inizio dei lavori della principale chiesa di Mantova che dalla morte del geniò che la concepì il quale fu anche scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo: in poche parole fu una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento.
Il suo “De re ædificatoria” è considerato il trattato architettonico più significativo della cultura umanista.
E la Diocesi di Mantova, che celebrerà l’anniversario lungo il corso dell’anno con una serie di iniziative realizzzate con Fondazione Alberti, Accademia Virgiliana e Comune di Mantova, può intanto gioire per aver ricevuto dal Ministero dei Beni Culturali la notizia dell’assegnazione di un milione e seicentomila euro finalizzati alla tutela e conservazione della fabbrica albertiana.
“Si tratta del riconoscimento di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto moltissime persone per un bene, come Sant’Andrea che appartiene all’umanità. Il Ministero della Cultura ha saputo riconoscere il valore di questo patrimonio all’interno del piano strategico 2021-2023 inserito nei “Grandi Progetti per i beni culturali”. Sono previsti interventi di completamento del miglioramento sismico del pronao della facciata principale, la messa in sicurezza con l’accessibilità dei sottotetti, la manutenzione straordinaria delle coperture e del campanile, ed il completamento del sistema di protezione da scariche atmosferiche, unitamente a nuovi percorsi di visita all’interno della Basilica” spiegano dalla Diocesi.
La chiesa ha infatti ben nove scale di accesso ai sottotetto e camminamenti laterali che saranno risistemati anche con l’installazione di una nuova illuminazione.
“La sinergia tra la Diocesi di Mantova e il Ministero con i suoi uffici territoriali e tutte le istituzioni civili – così si esprimono l’architetto Alessandro Campera e don Stefano Savoia a nome dell’ufficio beni culturali della diocesi – unitamente a tutti coloro che a vari livelli hanno contributo a titolo personale, ci riempie di gioia nel confermare che questo risultato è frutto di una fattiva collaborazione rivolta alla conservazione e promozione di processi culturali e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico” proseguono dalla Diocesi.
Del 1,6 milioni di euro, 400 mila erano per la verità già stati destinati da tempo al Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Lombardia e sono destinati in particolare per la sistemazione del pronao.
La Diocesi e la Fondazione Leon Battista Alberti a novembre organizzeranno un convegno dedicato al grande architetto e umanista e l’Accademia Virgiliana farà lo stesso con una serie di incontri che dovrebbero tenersi tra settembre e ottobre. Altre iniziative saranno realizzate insieme al Comune di Mantova.