SUZZARA – E’ un ricordo di Edi Bondioli nel quale emerge con forza una riconoscenza importante di un figlio di quella città, Suzzara, che grazie proprio a quegli imprenditori illuminati come lui (a Suzzara si parlava di borghesia illuminata e aristocrazia operaia), ha potuto trasformarsi da un paese non particolarmente attrattivo a punto di riferimento di prim’ordine dell’industria nel nord Italia, ma anche di una cultura fortemente collegata ai valori del lavoro.
E’ il ricordo del sindaco Ivan Ongari convinto che Edi Bondioli sia stato figlio di quella cultura della bassa fatta di concretezza, schiettezza e laboriosità ma anche padre di una cultura che, traendo spunto dai valori della prima, ha saputo far emergere Suzzara pur facendola sempre rimanere ben ancorata ai suoi valori più nobili.
“Ho sempre percepito sino agli ultimi recenti incontri da un lato una gran voglia di futuro e propensione alle sfide tipiche dei pionieri – dichiara Ongari – e, parallelamente, molta concretezza con i piedi ben piantati per terra e capacità di costruire processi in grado di determinare risultati. Lavoro appassionato, l’impegno instancabile, l’innovazione costante, l’amore per la comunità d’appartenenza. Possiamo a ragione dire che questa azienda è nata 70 anni fa come figlia di questo territorio ed ora ne è diventata un punto di riferimento tra i più solidi e riconosciuti”.
“Se è vero che Francesco Casali è stato il precursore che ha avviato quel processo di industrializzazione della nostra città ancora oggi non terminato – prosegue il sindaco – è altrettanto vero che Edi Bondioli con i suoi 70 anni di attività ha proseguito quella strada rappresentando qualcosa di straordinario nella nostra comunità, come simbolo e stimolo a “fare bene”. Ha davvero valorizzato il nome di Suzzara nel mondo esportando non solo prodotti ad alta innovazione ma anche la cultura del nostro territorio fortemente votata al lavoro”.
I funerali di Edi Bondioli si terranno sabato alle 9,30 a Suzzara nella chiesa dell’Immacolata.
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