Sicurezza delle ferrovie: ORSA chiede un incontro urgente al governo

Troppi gli incidenti ferroviari negli ultimi anni anche molto gravi, come quelli Pioltello e Livraga, classificabili come stragi, e troppi gli infortuni sul lavoro che hanno visto coinvolti, con ripercussioni più o meno pesanti, i lavoratori del comparto.
Un tema caldo quello della sicurezza per il quale il sindacato Orsa, dopo il recente sciopero organizzato, chiede un incontro urgente al governo.
Ecco il testo del documento inviato al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini: 

In materia di sicurezza dell’incolumità dei lavoratori e dell’utenza in ambito ferroviario, il triennio appena trascorso ha lasciato un numero ingente di infortuni gravi – spesso mortali – e una sequenza anomala di incidenti ferroviari, la maggior parte dei quali risolti, in maniera fortuita, senza gravi ripercussioni per gli addetti ai lavori e l’utenza.
Nel merito, per quanto attiene gli infortuni sul lavoro, nel periodo anzidetto (gennaio 2018 – 2021) si sono registrati 13 infortuni mortali accaduti ad addetti in attività ferroviarie e altri 17 sono rimasti gravemente feriti.
Nel citato periodo sono accaduti, inoltre, 8 incidenti ferroviari gravi tra i quali quelli di Pioltello e Livraga; quest’ultimi classificabili come stragi ferroviarie.
Oltre alle conseguenze per gli addetti ai lavori, i citati incidenti ferroviari hanno procurato 4 morti e almeno 103 feriti tra i cittadini viaggiatori.
Dalla tragica sequenza appena riassunta sono esclusi gli investimenti avvenuti in corrispondenza dei passaggi a livello, ancora presenti in maniera significativa sulle linee ferroviarie.
A conferma del precario “stato di salute” della sicurezza del’esercizio ferroviario è intervenuta la competente Ansfisa (relazione approvata dalla Corte dei Conti a dicembre 2020), che analizzando gli eventi accaduti nel triennio 2017-2019, ha evidenziato che gli eventi (precursori) -ovvero gli inconvenienti che in altre circostanze avrebbero potuto causare incidenti ferroviari- in Italia hanno un incidenza del 40% rispetto ad una media dei Paesi U.E. dell’8%.
L’analisi dei fatti accaduti non lascia spazio all’ipotesi di eventi sfortunati, soprattutto se si considera il breve periodo temporale nel quale sono avvenuti. All’interno del ciclo manutentivo dell’infrastruttura ferroviaria sono in atto palesi contraddizioni normative, che minano l’autorità del Gestore dell’infrastruttura e la sua efficacia di intervento a garanzia del buono stato della rete ferroviaria.
Per questi motivi la scrivente il 9 febbraio scorso ha indetto una prima azione di sciopero a sostegno del ripristino delle idonee condizioni di sicurezza del sistema ferroviario. La protesta si è resa necessaria constatata la totale assenza di interventi mitigativi del rischio, ad argine degli accadimenti più sopra riepilogati.
Onorevole Ministro, prima di rivolgerci a questo Dicastero, abbiamo atteso gli sviluppi della trascorsa crisi di Governo. Riteniamo più che urgente un deciso “cambio di passo” sulla materia. Sollecito che non può che avvenire sotto l’egida di questo Ministero, depositario della qualità della rete ferroviaria nazionale.
Con la presente, considerato il grado di rappresentatività in possesso di questa Organizzazione sindacale nell’ambito dei trasporti, siamo a chiederLe un incontro di merito sulla tematica sicurezza dell’esercizio ferroviario. Quanto appena richiesto anche in relazione agli importanti investimenti previsti nel recovery fund; opere infrastrutturali che potranno essere realizzate in maniera avanzata, solo attraverso l’accordo e la partecipazione attiva dei lavoratori.