Il 23 e il 24 marzo tornano le giornate Fai di Primavera

MANTOVA/PROVINCIA – Il 23 e il 24 marzo tornano le “Giornate Fai di primavera”. Antichi monasteri, palazzi e torri si aprono alla città per farsi ammirare in tutta la loro bellezza, spesso nascosta o sconosciuta. Sei appuntamenti in città e quattro a Castel Goffredo per visitare i palazzi dei fedelissimi dei Gonzaga, ritrovare le tracce di importanti luoghi sacri, ma anche riscoprire lo spirito risorgimentale delle famiglie mantovane sotto il dominio austriaco.
Basterà presentarsi nei luoghi aperti e, lasciando un piccolo contributo a partire da 3 euro destinato a sostenere le attività del FAI, si potrà entrare in mondi pieni di arte e storia, luoghi dove è spesso difficile entrare, alcuni disponibili ai visitatori solo per questa occasione.

MANTOVA
Nuovi percorsi a Palazzo Aldegatti con ambienti inediti. Corridoi affrescati, le celle delle monache e le collezioni di opere di artisti del Novecento all’ex Carmelino. L’affresco cinquecentesco e i dipinti risorgimentali a Palazzo Gazini-Rizzini. L’orto medievale di Carlo Magno. Il barocco nella piccola chiesa della Madonna del Terremoto. Il neogotico dell’Antica Edicola dei Giornali.

Nell’ex monastero del Carmelino in via Giulio Romano, che oggi ospita l’istituto D’Arco-D’Este, i suggestivi chiostri svelano la storia sacra dell’edificio, tra decorazioni di stampo mantegnesco, corridoi affrescati e le celle delle monache. Tra l’altro, qui, sabato 23 dalle 14.30 alle 17.30, sarà a disposizione un servizio di accompagnamento in LIS.

L’Orto Carolingio del Gradaro è la sorprendente rinascita di uno spazio verde che segue le prescrizioni dell’importante ‘Capitulare de villis’ di Carlo Magno, a ricordarci come Mantova sia ricca di momenti storici importanti anche al di fuori dell’età d’oro del Rinascimento.

A Palazzo Gazini-Rizzini in via Guerrieri Gonzaga, in questi anni sede del liceo scientifico Belfiore, si attraverseranno i secoli, dalle tracce del palazzo del tardo ‘400 con l’importante affresco di Venere attribuito al Campi, fino alle ricche decorazioni di animo risorgimentale piene di rimandi patriottici, realizzate nello stile romantico della pittura di Hayez, in anni nei quali Mantova era ancora sotto il dominio austriaco. Di particolare fascino il giardino con due grandi ghiacciaie.

Un significato particolare ha l’apertura della Chiesa della Madonna del Terremoto in piazza Canossa, uno spazio sacro accessibile solo in rarissime occasioni durante l’anno. Sarà l’occasione per entrare nella chiesetta e ammirare da vicino l’immagine che diventò protagonista della devozione popolare dopo il terremoto del 1693, oltre alla preziosa decorazione di stucchi, statue e i dipinti con le copie di due tele del Bazzani. Fino al passaggio nel retro alla scoperta del locale ‘’nascosto’’ dietro l’abside, dove si collocava il coro.

E poi la piccola Antica Edicola dei Giornali, sempre in piazza Canossa. Bene salvato grazie all’intervento del FAI e restaurato in più occasioni (l’ultimo nel 2023), è oggi uno spazio espositivo restituito alla città. E proprio durante le Giornate FAI sarà allestito il racconto per immagini dal titolo LE CARTOLINE DI MAURO GIORDANI – Storie dimenticate di una Mantova Vecchiotta a cura di Nicola Sometti, in collaborazione con la Delegazione FAI di Mantova.

Mantova – Antica Edicola dei Giornali

Ancora una volta le Giornate FAI vedono il coinvolgimento degli studenti attraverso il progetto Apprendisti Ciceroni. Quest’anno, oltre alla consolidata collaborazione con il Liceo Belfiore di Mantova e l’Istituto Manzoni di Suzzara, è stata attivata anche  una collaborazione con l’Istituto Carlo d’Arco-Isabella d’Este.

CASTEL GOFFREDO
Villa Beffa (via Beffa), edificata nel Cinquecento e sottoposta nei secoli a varie trasformazioni, si percorre un mondo dal sapore castellano tra eleganti logge, scale a chiocciola, nicchie con statue, all’interno di una suggestiva collocazione ambientale. Spettacolare il soffitto del piano nobile con un affresco settecentesco di scuola veneta.

Villa la ‘Maddalena’, in via Ospedale. E’ un prezioso edificio costruito un secolo fa con numerosi richiami al liberty che conserva l’arredo originale, realizzato su misura per i primi proprietari. Si passa dalle facciate con fregi geometrici e bassorilievi che raffigurano dei mascheroni, all’interno con splendidi lampadari, pitture e stucchi, fino a un’importante quadreria.

La terza apertura a Caste Goffredo riguarda il Mast – Museo della città – in via Botturi. Tra preziosi marmi e dipinti, argenti e sculture lignee, con un’esposizione di grande impatto scenografico si percorre la storia del paese dalla preistoria al Novecento. L’apertura è realizzata in collaborazione dei volontari del Gruppo San Luca di Castel Goffredo.

E poi la Torre di Castelvecchio, torre d’accesso della prima fortificazione della città. Ancora presenti sono le campane, collocate nel 1492. Alta 27 metri, percorrendo i suoi sette piani si scoprirà la storia delle fortificazioni fino ad arrivare al Belvedere, con un panorama che abbraccia le Prealpi a nord e gli Appennini a sud. Solo questa visita è riservata agli iscritti FAI, adesione che può essere fatta direttamente in loco.

Chiusura domenica 24 marzo alle 19, nella sala consigliare del Comune di Castel Goffredo, con un evento speciale con il giornalista e divulgatore Giacomo Cecchin dal titolo ‘’CHI HA PAURA DEI GONZAGA?’’. Un incontro che annuncia storie, storielle e storiacce della famiglia più italiana di sempre: per i mantovani i Gonzaga sono come degli zii eccentrici e per i cittadini di Castel Goffredo sono quei parenti di cui parli sottovoce perché hai paura che vengano a trovarti quando meno te lo aspetti>. L’evento sviluppa il “format” gonzaghesco dalle origini a oggi, con un focus su Rodolfo e Luigi, di cui si diceva “puro benché Gonzaga, santo benché gesuita”.

 

PROGRAMMA  COMPLETO E ORARI

Giornate FAI di Primavera 2024, sabato 23 e domenica 24 marzo

Aperture a Mantova, orario sabato 23 marzo dalle 14.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 18), domenica 24 marzo dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 18).

EX MONASTERO CARMELINO, via Giulio Romano 13 – Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Carlo d’Arco – Isabella d’Este di Mantova. Sabato 23, dalle 14.30 alle 17.30, sarà a disposizione il servizio di accompagnamento in LIS.
ORTO CAROLINGIO DEL GRADARO, via Gradaro – Visite a cura della Delegazione FAI di Mantova e dell’associazione GLI SCARPONAUTI – Circolo di Turismo Attivo.
PALAZZO ALDEGATTI, via Chiassi 20 – Visite a cura della Delegazione FAI di Mantova.
PALAZZO GAZINI-RIZZINI, via Guerrieri Gonzaga 8 – Visite a cura degli Apprendisti Cicerone del Liceo Scientifico Belfiore di Mantova.
CHIESA MADONNA DEL TERREMOTO – Piazza Canossa – Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Manzoni di Suzzara.
ANTICA EDICOLA DEI GIORNALI – Piazza Canossa – Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Manzoni di Suzzara.

Aperture a Castel Goffredo, orario sabato 23 marzo dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 17.30), domenica 24 marzo dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.30)

VILLA BEFFA, via Beffa – Visite a cura dei volontari del Gruppo FAI di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano
VILLA MADDALENA, via Ospedale – Visite a cura dei volontari del Gruppo FAI di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano
MAST MUSEO DELLA CITTA’, via Botturi 3 – Visite a cura dei Volontari del Gruppo San Luca
TORRE DI CASTELVECCHIO, museo Corrado Bocchi, piazza Mazzini 3 (solo per iscritti FAI, possibile iscrizione in loco) – Visite a cura dei volontari del gruppo FAI di Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano
‘’CHI HA PAURA DEI GONZAGA?’’ incontro evento con Giacomo Cecchin, sala consigliare del Comune di Castel Goffredo – domenica 24 marzo ore 19 – Ingresso fino a disponibilità dei posti.

INFORMAZIONI
Per info sulle aperture a Mantova: prenotazioni.mantova@faigiovani.fondoambiente.it
Per info sulle aperture a Castel Goffredo: castiglionedellestiviere@gruppofai.fondoambiente.it