Possanzini: “Siamo concentrati, ma la tensione può fare scherzi. Pensiamo all’Atalanta: sfida ostica”

MANTOVA – Si avvicina la giornata che può essere decisiva per il salto in Serie B (salvo, come è noto, l’eventuale sconfitta del Padova in serata, che renderebbe ininfluente il prossimo match dei biancorossi): sabato al Martelli arriva l’Atalanta U23. Mister Davide Possanzini, nella consueta conferenza stampa pre-gara ha raccontato quali sensazioni il gruppo sta provando in vista del match-ball promozione e come i biancorossi si stanno preparando: “Prepariamo questa partita, senza pensare agli altri, ma solo a noi stessi, come se fosse una finale – dice il tecnico -. La concentrazione c’è, ciò che potrebbe ingannare è la tensione che si prova in questi momenti. Siamo vicini al risultato, ma gli ultimi passi di una corsa sono i più difficili: stanchezza, emozioni, a volte subentra la paura di non farcela. Dobbiamo eliminare tutti questi pensieri e pensare alla partita, perché sarà difficile, con un’Atalanta che ti spinge sempre al limite. Mi porto dentro tante emozioni, è bello da non crederci: all’inizio c’era la consapevolezza di fare le cose per bene, con impegno e umiltà. Sapevamo quali fossero le difficoltà, il punto di partenza era complicato. L’obiettivo era di riportare entusiasmo, e ci siamo riusciti. Poi ci siamo ritrovati a lottare per il primo posto: sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto, orgogliosissimo di come si sono comportati i ragazzi durante l’anno. Dobbiamo concludere nel migliore dei modi, dipende solo da noi. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia, ma cercare di giocare liberi e far le cose come sappiamo”. Un messaggio ai tifosi: “Non è una partita già vinta – avverte -, ma è giusto che si viva l’attesa con tanta speranza e tanto entusiasmo. Spero che sabato ci sia la solita grande partecipazione dei tifosi, che ci spingono sempre”. Un accenno al pareggio di Trento: nel secondo tempo i biancorossi sono stati raggiunti anche con l’uomo in più. “L’abbiamo riguardata in video: non è stato tanto l’atteggiamento ad essere sbagliato, ma alcune scelte di gioco. Quando siamo riusciti a sfruttare la superiorità numerica, non siamo riusciti a concludere”.  “Adesso non è facile giocare – ammette Possanzini -: fin quando non è stata concreta l’idea di giocarsi il primo posto fino alla fine, non dico fossimo più spensierati, ma inconsciamente abbiamo dato meno peso alle cose fatte in campo. Ora ogni cosa ha un peso, e i giocatori lo sentono”.