Caro energia e bollette, ora legale tutto l’anno: la proposta

Mantenere l’ora legale tutto l’anno contro il caro energia e l’aumento delle bollette di luce e gas. E’ questa la proposta della Sima, Società italiana di Medicina ambientale. Il 30 ottobre prossimo dovremmo tornare all’ora solare, spostando indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Mentre prende forma il piano del governo per ridurre i consumi, la Sima chiede di abbandonare questo “obsoleto passaggio” consentendo a famiglie e imprese risparmi sulle bollette di luce e gas.

“La politica discute di razionamenti del gas alle imprese e riduzione della durata dei riscaldamenti dal prossimo autunno, ma dimentica che già dal 2018 il Parlamento europeo ha approvato con l‘84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani – Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”.

Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale consentirà tra l’altro di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento – calcola Sima.

Prima dell’impennata dei prezzi del gas, Terna ha quantificato in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiata nei 7 mesi del 2022 in cui è in vigore l’ora legale, con un minor consumo di elettricità in 15 anni pari in Italia a 10 miliardi di kilowattora, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati grazie all’ora legale. “È per questo che chiediamo al governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione demandata agli Stati nazionali dal Parlamento europeo, invitando gli altri Paesi dell’Unione a fare altrettanto”, conclude Miani.

Spostando in avanti le lancette di un’ora, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.

Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è stato calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) era pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità sono equivalenti al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie.

“Il 30 ottobre le lancette dell’orologio dovrebbero restare al loro posto”, è l’appello lanciato anche dal pediatra Italo Farnetani, che propone allo stesso modo “il mantenimento dell’ora legale per tutto l’anno. In primo luogo per una questione di salute dei più piccoli. Ma non solo”. Ma “l’argomento – ha evidenziato all’Adnkronos Salute il professore ordinario dell’università Ludes-United Campus of Malta – dovrebbe essere preso in considerazione proprio adesso, in piena crisi energetica, quando si stanno per valutare tutte le opzioni e possibilità di risparmio energetico e riduzione delle bollette.

Il dibattito, continua Farnetani, “va avanti da anni. Io sono stato uno dei primi a proporre il mantenimento dell’ora legale partendo da una motivazione legata alla salute. Innanzitutto si sa che lo spostamento dei ritmi della giornata, in particolare il momento dell’addormentamento e del risveglio determinano uno stress per l’organismo con necessità di adattamento. E questo determina sintomi in un’ampia fascia di popolazione. Mantenere l’ora legale tutto l’anno sarebbe un modo per evitare questi disturbi all’organismo e favorire la salute. Secondo motivo è che, soprattutto durante l’inverno, un’ora di luce in più permette di stare maggiormente all’aria aperta, incontrare persone, fare attività fisica e combattere pertanto la sedentarietà e il sovrappeso e l’obesità”.

Questa ora di luce in più, ha aggiunto Farnetani, “è particolarmente utile per gli alunni, che spesso nelle prime ore del pomeriggio devono svolgere i compiti assegnati a casa o, restare in classe per chi frequenta il tempo pieno. Oltre a tutti questi vantaggi c’è il notevole risparmio energetico e abbattimento dei costi”. Alla luce di queste argomentazioni, incalza, “mi meraviglio che il mantenimento dell’ora legale tutto l’anno non sia stato dibattuto a livello di campagna elettorale. Sono anni che se ne parla anche a livello europeo, anche se l’Unione ha lasciato la scelta e la decisione ai singoli Stati.

(Adnkronos)