Manovra 2023, Meloni: “Aumento tetto contante non favorisce evasione”

(Adnkronos) – “Non tutti forse sanno che l’anno in cui c’è stata meno evasione fiscale è stato il 2010”, quando “il tetto al contante era 5mila euro. Più fai salire il tetto al contante meno favorisci l’evasione”. Così la premier Giorgia Meloni, in una diretta su Facebook. “Sull’obbligo di pos – continua Meloni -, ci si accusa ‘volete impedire di pagare con moneta elettronica, volete favorire l’evasione’. Si sta valutando di non obbligare i commercianti ad accettare il pagamento con pos per piccoli importi: noi fino a 60 euro non vorremmo obbligare, ma quella di 60 euro è una soglia indicativa, può essere anche più bassa, su questo – spiega – c’è una interlocuzione in corso con l’Ue”.  

Nella manovra varata dal governo, continua la presidente del Consiglio, “ci sono segnali chiari”, a partire dal messaggio “del non disturbare chi vuole fare”. Su molte decisioni assunte “la sinistra non è d’accordo: menomale. Se fossero d’accordo, allora ci sarebbe qualcosa che non va”, sottolinea. “Difendere le aziende strategiche italiane è quel che faremo”, assicura quindi la premier. 

Riguardo alle polemiche dopo le modifiche, “non credo che chi ha realizzato il Reddito di cittadinanza intendesse assicurarlo dai 18 anni fino alla pensione di cittadinanza. Se non era questo l’obiettivo, forse devi considerare che qualcosa non ha funzionato. Tra le cose che ho sentito è che ‘la Meloni ci toglie il reddito e ci costringe ad andare a rubare’. Tra percepire il reddito e andare a rubare – dice la premier – c’è un’opzione che è quella di andare a lavorare, forse dovresti prenderla in considerazione. Più percepirai il Reddito più sarai povero e difficile da reinserire nel lavoro. Io voglio regalare la dignità del lavoro a persone che non meritano di essere mantenute”. 

“Voglio aiutare persone a uscire dalla povertà con il lavoro: il lavoro porta ovunque, il Reddito di cittadinanza ti tiene dove sei, non c’è scampo”, dice ancora Meloni.  

Sul fronte sicurezza, invece, “ci siamo occupati della questione dei rave illegali. In Italia – sottolinea Meloni – è difficile con il governo attuale organizzare un rave illegalmente e le regole si rispettano. Quell’Italia nella quale lo Stato vessa le persone per bene e fa finta di non vedere chi agisce nell’illegalità è finita”. 

(Adnkronos)