La condizione della donna raccontata in 35 scatti: da domani la mostra alla Madonna della Vittoria

MANTOVA – Si intitola “Come l’acqua – le donne (in)visibili dell’Iran: donne iraniane fotografano donne iraniane” la mostra di Ali Asghar Kalantar che sarà allestita nella sede dell’ex Chiesa della Madonna della Vittoria. L’esposizione verrà inaugurata venerdì 15 marzo, alle 17, nel salone della palazzina di via Claudio Monteverdi 1 dove sono previsti gli interventi dei curatori della mostra Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli e i saluti istituzionali da parte dell’assessora alla Solidarietà internazionale del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna.

Ali Asghar Kalantar è il curatore in Iran di un grande progetto composto da fotografie scattate da donne iraniane che raccontano in modo personale e non istituzionale la condizione della donna in quel Paese. Nella mostra saranno esposti 35 scatti che invitano a una riflessione sulla battaglia che le donne iraniane stanno combattendo per la loro indipendenza e libertà, un percorso culturale con contenuti che aiutano a consentire una riflessione più ampia sul tema della violenza, che non è solo violenza fisica, ma anche psicologica.

“Marzo è il mese dedicato alla donna, come assessore comunale alla Solidarietà internazionale – ha detto la Riccadonna – ritengo importante poter sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della condizione generale della donna anche al di fuori del nostro paese affinché vi sia una sempre maggiore attenzione verso questa tematica di fondamentale importanza della vita civile”. Il progetto, realizzato nell’ambito della “Trama dei Diritti”, lo spazio culturale promosso da Csv Lombardia Sud Ets aperto a tutte le organizzazioni impegnate nella costruzione della cultura dei diritti, è organizzato dal Comune di Mantova con la collaborazione dell’associazione “Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani”, della sezione mantovana di “Amnesty International” e del progetto “Enea-Sai”.

L’esposizione si potrà ammirare gratuitamente fino al 28 marzo.

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