MANTOVA – I vigili del fuoco nel pomeriggio di oggi tra Pozzolo e Volta Mantovana hanno tratto in salvo due esemplari di Cigno reale messi in grave difficoltà da un filo da pesca armato con accuminati ami, abbandonato alla deriva nelle acque del fiume. Uno degli ami ha uncinato il becco di mamma cigno, il filo ha poi avvolto lei e uno dei suoi piccoli che a sua volta aveva ingerito l’amo. Mamma cigno ora è in salvo ma il piccolo aveva l’amo conficcato in gola in profondità e la Guardia Ecologica Volontaria (Gev) lo ha consegnato alle cure del veterinario del Centro di soccorso fauna selvatica che ha sede a Parcobaleno, a Mantova, dove stanno facendo il possibile per salvarlo.
A Pozzolo di Marmirolo tutti ammiravano la famiglia di cigni: la coppia di genitori e la loro super nidiata di nove cuccioli, sfilare quotidianamente lungo le acque del fiume. Il maschio della coppia è stanziale nella zona da tempo e risponde ai richiami delle persone che gli hanno pure assegnato un nome proprio, Italo, al quale risponde con puntualità.
“Una forma di armonia stravolta da una banale distrazione o, peggio, noncuranza, compiuta da un essere umano – commenta Maurizio Pellizzer, presidente dell’ente Parco del Mincio che ribadisce anche un appello, già più volte lanciato in passato -: la raccomandazione che è necessario fare, e a gran voce, è di non abbandonare nelle acque del Mincio o sulle rive nessun materiale utilizzato per la pratica della pesca. I cigni si alimentano immergendo il collo in acqua ma anche altri animali vengono messi in pericolo dai fili da pesca”.