Coronavirus, ipotesi mini zone rosse per fermare i contagi nelle località di vacanza

I bambini contagiati stanno meglio

Zone rosse localizzate nelle regioni a vocazione turistica dove si registra il maggiore aumento dei contagi. È questa, secondo indiscrezioni la nuova ipotesi al vaglio del Governo in vista del Consiglio dei Ministri previsto per il 4 agosto durante il quale si discuterà anche del green pass.

L’obiettivo è quello di evitare l’esplosione della quarta ondata in pieno agosto.

A preoccupare sono i numeri dei ricoveri che stanno tornando a salire avvicinandosi alle soglie minime previste dai nuovi parametri per l’assegnazione dei colori.

Sorvegliate speciali Sardegna e Sicilia, le regioni che stanno registrando il maggiore incremento percentuale di casi, ma soprattutto il peggioramento più consistente a livello ospedaliero: in Sicilia l’8% dei posti in area medica (soglia 15%) e il 4,7% delle terapie intensive (soglia 10%) è occupato da pazienti Covid. Alcuni comuni della Sardegna hanno già superato il limite da zona rossa (250 casi ogni 100mila abitanti) e sono tornati a imporre restrizioni come le mascherine all’aperto e i 10 metri di distanza tra ombrelloni.

Preoccupazione anche per Rimini, il Ravennate e il Forlivese, segnalato un moltiplicarsi dei casi a Manfredonia, Vieste, provincia di Foggia e Salento. E ancora i casi di Stromboli e Pantelleria.

Franco Locatelli del Cts al Corriere della Sera ha spiegato: “Per fermare i ricoveri abbiamo solo un’arma: i nostri comportamenti. Decisivo vaccinare anche gli adolescenti”. E aggiunge: “Circa 12% vaccinati può infettarsi, ma non sviluppa malattia”, conclude Locatelli.

Secondo l’Iss l’aumento dei casi è imputabile soprattutto a feste e assembramenti in occasione degli Europei di calcio, ma un ruolo importante ora potrebbero svolgerlo proprio le vacanze.