Covid, la vicenda di Victoria: “Dopo mesi dalla guarigione, non mi alzo dal letto”

Ats: 111 nuovi positivi nel mantovano. 13 nel capoluogo, 9 a Borgo Virgilio, Curtatone e S. Giorgio Bigarello

MANTOVA – La stragrande maggioranza dei positivi al Covid passa la convalescenza da asintomatico totale. Ma non tutti sono così fortunati. Il magazine online Fanpage.it racconta la vicenda di una mantovana 43enne, Victoria, che dopo essersi ammalata la scorsa primavera non si è ancora ripresa.

“Mi sono ammalata di Covid la primavera scorsa. Sono negativa da maggio ma sto ancora male. La mia non è più vita: faccio fatica ad alzarmi dal letto e non posso andare al lavoro”. Dipendente di una Rsa, Victoria ha mostrato pesanti sintomi sin da subito, quando la malattia si è palesata, lo scorso marzo.  “Sono stata molto male (febbre altissima, polmonite, vomito, dissenteria, escrescenze sulla pelle, mancanza di gusto e olfatto) tanto da dover essere ricoverata”, racconta a Fanpage.it. “Nei mesi successivi, anche dopo i due tamponi negativi fatti a maggio, ho continuato ad avere una forte tosse e mancanza di respiro. Ho dovuto fare numerosi cicli di antibiotici e cortisone per stare un po’ meglio. Poi ad agosto sono stata nuovamente ricoverata perché gli esami medici avevano riscontrato una coagulazione del sangue altissima. Quando mi hanno dimessa, ho cominciato ad andare tre volte a settimana a fare una terapia respiratoria al reparto di pneumologia ma le mie condizioni non sono migliorate. All’inizio, essendo i miei polmoni ormai in buone condizioni, i medici mi dicevano che probabilmente la mia fatica nel respirare era causata da uno stato d’ansia e agitazione. Poi hanno capito che c’era veramente qualcosa che non andava. A quel punto mi hanno fatto fare degli esami per controllare il nervo frenico, che stimola il diaframma. Anche in quel caso, non è stato riscontrato nessun problema. Tuttavia, i sintomi persistono e io non so più cosa fare e a chi rivolgermi”. Oggi Victoria è costretta a letto: si sente debole e le manca il respiro. I dolori muscolari non se ne sono mai andati. “È un incubo senza fine. Ho la certezza di essere guarita dal primo maggio, eppure le mie condizioni di salute non mi permettono di uscire di casa, né di andare al lavoro. L’Inail mi ha detto di aspettare altri sei mesi: se questi sintomi non saranno ancora passati dovranno assegnarmi l’invalidità”.