Il caos passaporti cresce con le vacanze natalizie. Il questore: “tutte le urgenze hanno risposta, Mantova paga anche l’assenza di commissariati”

MANTOVA – Dicembre, tempo di vacanze e quindi anche di partenze per mete lontane. E il caos passaporti torna, anche per questo, in tutta la sua prepotenza con lamentele che rimbalzano sui social mantovani. Molte sulla pagina di “Sei di Mantova se”.
C’è chi si lamenta perchè ha perso un viaggio che doveva fare a Natale, chi è già preoccupato di non riuscire a fare il documento nemmeno per la prossima primavera, chi chiede se sia necessario pagare qualcuno che lo faccia al proprio posto, e c’è chi propone una sollevazione popolare con tanto di manifestazione davanti alla Questura.
Il nuovo portale di prenotazioni sembra un terno al lotto.
“la Questura apre a spot un’ora esclusiva ogni tot tempo in cui da tutti i comuni mantovani si deve cercare, tramite il medesimo portale, di prendere un appuntamento” spiega un utente. Un altro risponde che “bisogna restare collegati in attesa che aprano le prenotazioni per essere già on line, ma di non avere ovviamente il tempo per stare davanti al pc tutto il giorno per poterlo fare”.
C’è chi ha provato più volte, ma senza riuscirci, chi addirittura ha chiesto se può farlo in altre province, ma la risposta è stata “solo se lavora stabilmente fuori dal comune di residenza”. E chi a questo punto sta valutando addirittura il cambio di residenza.
Lo stesso assessore alla sicurezza del Comune di Mantova, Iacopo Rebecchi, sulla sua pagina social, ha dichiarato “La sostanziale impossibilità in tutta Italia di prenotarsi per il rinnovo del passaporto senza rincorrere a motivi di urgenza e’ qualcosa che va veramente molto al di là della classica inefficienza italica ed è ormai non credibile la scusa dell’aumento di richieste di passaporti dopo il covid e dopo la Brexit.
All’inizio di febbraio il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva risposto a due interrogazioni parlamentari sul tema, aveva ammesso i disservizi e aveva promesso di risolvere i problemi in breve tempo, senza però chiarire come. Una delle ipotesi di cui si era discusso riguardava il miglioramento del sistema informatico delle Questure per evitare i blocchi di accesso. In un anno nulla è cambiato”.

IL QUESTORE ROATTA: TUTTE LE SITUAZIONI DI URGENZA DOCUMENTATE RICEVONO RISPOSTA. STIAMO CERCANDO DI ADOPERARCI CON OGNI MEZZO. MANTOVA PAGA ANCHE LO SCOTTO DI NON AVERE COMMISSARIATI SUL TERRITORIO  

Una situazione con pesanti criticità, che rischia anche di ledere dei diritti dei cittadini, per la quale abbiamo chiesto al questore di Mantova Giannina Roatta se e cosa si stia facendo per affrontarla, pur essendo consapevoli che la soluzione a un problema di questa portata non può essere lasciato alle singole Questure.
“Siamo ben consci del problema e stiamo cercando di venire incontro ai cittadini con tutti i mezzi a disposizione. Innanzitutto, così come scritto sul sito della Questura, ‘per urgenze lavorative/studio/salute/turismo documentate’ si può inviare una richiesta via e-mail. Abbiamo sempre soddisfatto tutte le esigenze di avere il passaporto in tempi rapidi per motivi di lavoro, di studio e di salute ma ci siamo occupati in alcuni casi anche di necessità per viaggi e infatti ci siamo pure confrontati con le associazioni di categoria. Sono queste tutte situazioni in cui abbiamo operato in overbooking. Inoltre tutte le persone con più di 70 anni possono contattare l’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura per ricevere assistenza riguardo gli appuntamenti” dichiara Roatta che spiega come “nel 2023 ad oggi siano stati rilasciati 2.200 passaporti in più rispetto all’intero 2022. In questo quadro le pratiche di riconosciuta cittadinanza si fanno sentire visto che ogni anno ne vengono gestite in media 1200″.
Ma perchè ci sono alcune province dove la situazione, purchè critica, non sembra così grave come quella di Mantova?
“Innanzitutto perchè non ci cono commissariati sul territorio mantovano a differenza di molte altre province, quindi tutto il carico di lavoro è in capo ai soli Uffici della Questura” risponde il questore la quale spiega che “si sta anche valutando di allungare l’agenda”.
E in tutto questo quadro un numero altrettanto sconfortante come quello delle lamentele di chi non riesce a prenotarsi per il passaporto: in Questura ci sono duecento passaporti fermi che nessuno è andato a rititare, qualcuno è lì, pronto, da più di un anno.

La schermata che appariva oggi nel portale per la richiesta di prenotazione passaporti in provincia di Mantova. La risposta “la sede non offre al momento disponibilità di appuntamenti”