In Duomo la celebrazione di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato

MANTOVA – E’ stata celebrata questa mattina nel Duomo di Mantova la ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato e simbolo della vittoria del bene sul male. La Santa Messa è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di Mantova Mons. Marco Busca, assistito dal Cappellano della Polizia di Stato don Stefano Peretti. Presenti le massime Autorità civili e militari della Provincia, il Presidente ed i soci dell’ANPS ed una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’arma con i loro labari.

Il Questore Giannina Roatta, dopo aver ringraziato Mons. Busca per la vicinanza alla “famiglia” della Polizia di Stato e per le parole che ha voluto dedicare agli operatori della sicurezza, ha rivolto un pensiero ai caduti della Polizia ed a tutte le vittime del dovere che hanno sacrificato la loro vita per difendere i valori di pace e giustizia: “Nel giorno in cui si celebra il nostro Santo Patrono – ha detto il Questore – desidero rivolgere alle donne e uomini della Polizia di Stato il mio più sincero ringraziamento per l’impegno quotidiano profuso nel garantire la sicurezza e la tranquillità sociale, che non significa solo contrasto al crimine ma anche “prossimità” e forte vicinanza al cittadino, operando sempre con il dovuto equilibrio ed umanità in considerazione del ruolo di “custodi” che è stato loro riconosciuto”.
Al termine della cerimonia religiosa il Questore ed il Presidente dell’ANPS Roberto Mambrini hanno dato in omaggio al Vescovo una piccola statua raffigurante San Michele Arcangelo, posta su base lignea (legno di ulivo, pianta simbolo della pace).
La giornata del Santo Patrono è stata anche l’occasione per il Questore di consegnare, prima della celebrazione religiosa, alla presenza del Presidente dell’ANPS le Medaglie di Commiato conferite dal Capo della Polizia a nr. 7 poliziotti recentemente collocati in congedo per limiti di età (Anna Stella Palmisano, Giampaolo Solfo, Domenico Casiello, Luca Zardi, Domenico Calabrò, Leonardo Cugini e Mirella Vaccaro): donne e uomini che hanno speso una vita al servizio dei cittadini.
“Si è trattato di un momento di condivisione importante – sottolinea il Questore – in cui si è voluto dare il giusto riconoscimento e ringraziare coloro che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno per il loro sacrificio e la dedizione al servizio delle nostre comunità ed anche per ricordare che il collocamento in quiescenza non recide il forte legame di appartenenza alla grande famiglia della Polizia di Stato”.