La Lombardia rimane zona rossa. Fontana: “deve essere arancione, basta calunnie da Roma”

Covid, Lombardia, Fontana:

La Lombardia, in attesa della decisione del Tar di lunedì prossimo, rimane in zona rossa, come previsto dalle norme: servono 2 settimane prima di uno scostamento in altro colore ed è invece ne è passata solo una dall’ingresso in zona rossa.
E’ quanto evidenzia la bozza del documento Iss-Ministero della Salute sull’andamento del contagio in discussione proprio in queste ore. Il documento  sottolinea anche  che l’indice di contagio Rt a livello nazionale è sceso per la prima volta da 5 settimane e si assesta a 0,97.
Nella bozza di Iss-Ministero si parla di “diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione” del virus, ma l’impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/Province autonome”.
Assieme alla Lombardia, rimangono in rosso Sicilia e Alto Adige. Tutte le altre regioni in zona arancione, tranne Basilicata, Molise, Sardegna e Campania.
Mentre è in corso il vertice intanto però ‘un’indiscrezione riportata dal Corriere della Sera, torna ad alimentare la polemica: “la Lombardia potrebbe passare da zona rossa a arancione senza attendere una settimana se i tecnici della Regione dovessero inviare i nuovi dati ammettendo di aver sbagliato il calcolo dell’Rt nell’ultimo monitoraggio, con la richiesta di una nuova valutazione”.
Tuona contro questa ricostruzione il governatore Attilio  sempre più arrabbiato con le decisioni del Ministero della Salute che ha dichiarato: “la Lombardia deve essere collocata in zona arancione. Lo evidenziano i dati all’esame della Cabina di regia, ancora riunita. Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze”.
“Il Governo prenda atto degli errori commessi fino ad oggi e faccia tornare subito i Lombardi a lavorare – rilancia l’assessore allo sviluppo economico lombardo Guido Gudesi – Roma la deve smettere con questo attacco e questo astio nei confronti del sistema produttivo Lombardo e in generale di tutti i lombardi. Regione Lombardia – conclude – utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per tutelare i propri cittadini e lo farà fino a quando la situazione non cambierà”.

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