Rems Castiglione, tavolo tecnico il 22 giugno per la sicurezza dei dipendenti

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CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – 8 Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) 165 pazienti di cui 20 donne nella stessa unità: sono questi i numeri attuali del sistema polimodulare di Castiglione.

La REMS di Castiglione delle Stiviere è la più grande d’Italia e unica attualmente in Lombardia, mentre la legge di riforma del 2014 prevedeva che ogni territorio in ambito regionale fosse dotato di residenze per il recupero degli psichiatrici autori di reato. Per questo le REMS di Castiglione si definiscono provvisorie. In Lombardia però siamo ancora la fase progettuale per l’attivazione di sole due REMS, una delle quali di nuova costituzione a Limbiate. Per Castiglione si prevede l’implementazione della capienza di 120 posti e la costruzione di 6 nuove REMS per un investimento totale di 31 milioni di euro.

Nelle Rems (strutture residenziali sanitarie nate nel 2015 a seguito della chiusura degli ospedali psichiatrici con legge 81/2014) vengono accolti, su provvedimento dell’autorità giudiziaria, pazienti psichiatrici autori di reato, giudicati non punibili per riconosciuta infermità mentale, totale o parziale, ma ritenuti socialmente pericolosi, per i quali viene applicata una misura di sicurezza.

Durante la permanenza nella struttura il paziente è seguito da un’équipe multi professionale composta da medici, psicologi, infermieri, operatori socio assistenziali, assistenti sociali, educatori. L’equipe elabora e sviluppa un percorso terapeutico riabilitativo individualizzato finalizzato al raggiungimento di obiettivi di salute e di inclusione sociale.

Dal 20 maggio, a Castiglione, è iniziata la mobilitazione a seguito della rivolta dei pazienti avvenuta nel mese di marzo.

I lavoratori e le lavoratrici delle REMS denunciano da tempo la preoccupazione per la sicurezza e nemmeno le numerose segnalazioni avevano trovato ascolto
dalla direzione aziendale. I fatti di marzo – si legge nella nota della CGIL – ci hanno visti coinvolti come organizzazioni sindacali. Insieme alla Rappresentanza Sindacale Unitaria abbiamo chiesto e ottenuto un incontro urgente con la direzione strategica di ASST. Si è aperto un tavolo di confronto per dare risposte agli operatori con soluzioni di salvaguardia della sicurezza che consentano operare con professionalità.

In attesa degli investimenti per l’implementazione delle strutture di Castiglione e nell’urgenza manifesta di garantire i livelli di sicurezza le priorità sono la creazione di stanze morbide per il ricovero di pazienti in crisi acuta. E’ necessario un sistema di videosorveglianza integrato. E’ necessaria la formazione sulla sicurezza. E’ necessario riprendere la formazione specifica del personale che a causa delle pandemia non ha trovato attuazione.

Il tavolo tecnico dello scorso maggio ha istituito un gruppo di lavoro sulla verifica del protocollo istituito con la Prefettura e il Comune di Castiglione a febbraio 2020 per proporre le modifiche necessarie in materia di vigilanza e sicurezza.
Si attiveranno gruppi di gestione delle emergenze per la gestione degli aggressivi, audit
permanenti e costanti sugli eventi avversi; gruppi di miglioramento aziendale.
Il prossimo tavolo tecnico è fissato per il 22 giugno, ci sarà un primo report sul lavoro fatto da questi gruppi e tutto l’impegno degli RSU ed RLS per la tutela della salute e sicurezza degli operatori delle REMS sul posto di lavoro