MANTOVA – L’arte come forma di ripartenza. Una selezione di 38 artisti, tutti della provincia mantovana, saranno a sostegno delle realtà commerciali e culturali colpite dalla pandemia. Dal 16 dicembre, Mantova ospiterà in 33 vetrine di locali, bar e ristoranti, negozi, nelle bacheche di cinema e di teatri una serie di opere d’arte acquistabili.
Il progetto, sostenuto dal Comune di Mantova e da numerosi partner, è nato in pieno periodo di lockdown da un’idea di Francesca Maccari (Laboratorio Macfra) che, insieme a Matteo Sganzerla (Mattita), ha lavorato al progetto di diffusione dell’arte su un doppio binario: su piattaforma digitale da un lato, nelle bacheche e vetrine di tutte quelle realtà che la pandemia ha costretto a sospendere, dall’altro.
Per ogni vetrina disponibile sono stati selezionati indicativamente da una a un massimo di cinque opere per artista. Tra gli artisti già aderenti all’iniziativa sono stati reclutati vari visualartists, video makers, fotografi, scultori, illustratori, grafici e designer.
Questa prima versione sperimentale di Unlock partirà dal piccolo, circoscritta al territorio del centro storico mantovano. Non ci sarà una data inaugurale, ma tutte le opere saranno esposte entro e non oltre il 16 dicembre, con la speranza che il clima natalizio incentivi la ripartenza con rinnovata energia e serenità.
L’adesione non comporta nessun contributo economico né da parte dell’artista né del gestore. La direzione artistica di Unlock definirà insieme agli artisti quante e quali opere esporre e affiderà a ciascuno di essi gli spazi espositivi più affini al loro stile.
L’intento è quello di creare un rapporto di collaborazione, tra artisti e imprese, soggetti particolarmente colpiti dalla pandemia, per ripartire e sbloccare questa situazione. Pertanto, la finalità di Unlock, sarà quella di proporre la vendita di prodotti di alto contenuto artistico e devolvere parte del ricavato, convenuto tra artista e gestore, a sostegno dell’impresa, gettando le basi di un nuovo inizio. Un altro importante obbiettivo della iniziativa è poter porre le basi per collaborazioni future tra artista e l’esercente ospitante. “Siamo consapevoli – ha detto l’ideatrice Francesca Maccari – di tutti i punti di criticità che può presentare l’iniziativa, chiediamo dunque uno spirito collaborativo e di adattamento a una nuova idea di comunicazione dell’arte a cui né gli artisti, né gli esercenti, né il pubblico sono abituati”.
I locali per l’occasione si vestiranno a nuovo. Pertanto, ad attività riaperte, i cittadini potranno trovare all’interno degli spazi commerciali opere d’arte acquistabili. In caso contrario, le opere verranno comunque collocate all’interno delle vetrine in modo tale da essere visibili dall’esterno, anche in caso di reiterato lockdown, l’iniziativa proseguirà sempre e comunque su piattaforma digitale attraverso i canali social degli artisti, dei gestori e sulle pagine ufficiali Unlock #restART.