“Cartoline per Alberto”: apre domani la mostra con le opere di Alberto Cappi alla Casa del Rigoletto

MANTOVA – Da domani (e fino al 30 maggio) alla Casa del Rigoletto apre la mostra “Cartoline per Alberto”: un’esposizione che raccoglie opere scritto-grafo-cromatiche realizzate e inviate da artisti, letterati e studiosi al poeta e saggista Alberto Cappi (Revere 1940 – Ostiglia 2009), nonché analoghe cartoline realizzate di pugno da Cappi stesso. Un progetto che nasce da un’idea di Mail Art, avviato alcuni anni fa e ispirato all’abitudine del poeta di scambiare versi e immagini su cartolina con amici e colleghi. A volte si trattava di normali cenni di saluto, altre, invece, di pretesti di poesia o piccole ma preziose gemme artistiche. Questa mattina la presentazione della mostra alla presenza del vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, dai curatori Italo Lanfredini e Raffaella Molinari Cappi e da Stefano Iori, direttore artistico di Mantova Poesia.

La Mail Art, conosciuta anche con il termine arte postale, è infatti n vero e proprio movimento artistico che trova radici nei primi esperimenti dei futuristi e dei dadaisti. Le cartoline poetiche di Cappi provenivano da località di villeggiatura ma, in maggior numero, pur documentando luoghi remoti – la Cina, le Americhe, l’India e altri ancora -, provenivano dalla sua abituale residenza: Ostiglia. Tanti gli autori che si sono cimentati nel tempo con la realizzazione di tali opere, fra questi ricordiamo Carlo Bonfà, Fernando Capisani, Giuliano Della Casa, Anna Maria Farabbi, Giosetta Fioroni, Aldo Grazzi, Vincenzo Guarracino, Cesare Guerra, Elia Malagò, Dario Moretti, Alessandro Sanna, Afro Somenzari e Maurizio Spatola.

Queste cartoline sono dei veri ponti, non sospesi sulle cose qualunque dei giorni, ma ponti che di esse fanno i piloni di sostegno”, scrive Milena Nicolini nel catalogo della mostra. “Alberto avrà scritto centinaia, forse migliaia di questi messaggi aperti agli amici. Sapeva benissimo che senza una busta potevano andare perse, che chiunque poteva darci un’occhiata, che il destinatario poteva cestinarla subito dopo averla letta. Una scommessa, una sfida anche, una leggiadria senz’altro, ma su un registro serio. Saluti e abbracci secondo convenzione, ma anche notizie importanti, messaggi di lavoro, inviti in scadenza”, precisa poi il testo di Carlo Alberto Sitta.
Poiché il poeta e saggista ostigliese fu maestro elementare, lo scultore Italo Lanfredini, curatore della mostra assieme a Raffaella Molinari Cappi, ha svolto attività di laboratorio con centoventi bambini delle scuole primarie di Ostiglia e Borgo Mantovano. Ai giovani partecipanti è stato chiesto di illustrare, con tutte le tecniche possibili, cartoline riportanti un verso del poeta, affrancarle e indirizzarle al suo stabile recapito postale, o a chi desideravano. Un gioco che han permesso ai piccoli di affacciarsi, con la naturalità che li contraddistingue, all’esuberanza creativa e nel contempo rispolverato la precisa forma creativa detta Mail Art: una stanza della Casa di Rigoletto è riservata proprio alle cartoline realizzate da loro.

L’esposizione è organizzata dall’associazione La Corte dei Poeti nel contesto del settimo Festival Mantova Poesia, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Mantova. Oltre alla mostra, fino al 16 maggio, sono previsti convegni, letture e presentazione di nuovi libri. La rassegna sarà totalmente online, tranne, naturalmente la mostra alla Casa di Rigoletto che potrà essere visitata dal vivo, anche se con ingressi contingentati. L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18. L’ingresso è gratuito.

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