Nel 2024 il centenario del grande Achille Togliani. Fu anche precursore della Nazionale Cantanti a Mantova l’11 giugno

Achille Togliani

MANTOVA – Quarant’anni di musica, cinema e costume, un viaggio nel tempo, in una storia da riscoprire per le nuove generazioni o ricordare per chi ascoltava ‘i cantanti alla radio di quei primi festival di Sanremo con Nilla Pizzi e del duo Fasano nei primi anni ’50 prima dell’avvento della tv con il primo festival trasmesso nel 1955 benché non fin dall’inizio ma alle 22:45, dopo la fine del varietà “Un due tre” condotto da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello
Achille Togliani, il principe della musica e artista a tutto tondo, dalla regia alla musica e alla recitazione, fu il primo mantovano ad approdare al Festival della Canzone Italiana 70 anni fa. Partecipò a otto Festival tra Sanremo, Canzonissima e altri, mandò in estasi il pubblico del Festival di Napoli del 1954, dopo il suo concerto al Carnegie Hall di New York, dove divenne un idolo per gli americani emigrati oltre-oceano registrando concerti sold out (memorabile il suo incontro con Marilyn Monroe), e, recitò accanto ad alcune delle icone più importanti del cinema italiano come Virna Lisi, Alberto Sordi e Macario ed ebbe un’indimenticabile e patinata love story con Sofia Loren conosciuta sul set del fotoromanzo “Principessa in esilio”.
La sua storia è racchiusa nel documentario “Parlami d’Amore” scritto e diretto da Daniele Di Biasio e Adelmo Togliani, figlio di Achille, che celebra per la prima volta, a quasi trent’anni dalla sua scomparsa, il grande “crooner” italiano. Ieri è stato proiettato alla Casa del Mantegna alla presenza di Giuseppe Baruffaldi, sindaco di Pomponesco, paese dove Togliani nacque il 16 gennaio 1924, del presidente della Provincia Carlo Bottani, del regista Daniele Di Blasio, del General Manager della Nazionale Cantanti Gianluca Pecchini e del primario del Reparto di Ematologia del Poma Massimo Franchini. Sarà proiettato nel 2024 all’Istituto di cultura italiana di New York, probabilmente il 31 maggio, giorno in cui nel 1959 Togliani consegnò il David di Donatello a Marilyn Monoroe. Dopo la proiezione c’è stato un collegamento infatti con Cesare Bieller, il vice console italiano a New York, la città dove il cantante raggiunge la sua massima popolarità.
Togliani è stato anche descritto come un precursore della Nazionale Cantanti visto che giocava a calcio con Vianello, Tognazzi e Pasolini. Quella stessa Nazionale che domenica 11 giugno scenderà in campo al Martelli per giocare contro la “Boom Friends & Sport Italia”. Il  ricavato della partita – come sottolineato da Franchini – verrà donato per migliorare le cure dei pazienti oncoematologici dell’Asst di Mantova attraverso l’acquisto di una macchina salvavita.
Prima del match ci saranno alcuni spettacoli, come l’omaggio a Lucio Dalla e Lucio Battisti che vedrà Gianni Dall’Aglio come direttore artistico. Ma ci saranno anche il tenore Angelo Goffredi e la cantante Jenni Gandolfi e poi esibizioni sportive come quella dei ragazzi dell’Accademia Lori. L’incontro alla Casa del Mantegna è stata l’occasione per Franchini per annunciare anche che prima della partita sarà commemorato il primario di pneumologia Giuseppe De Donno e prenderà il via una raccolta firme per chiedere che gli avenga assegnata un’onorificenza dalla Presidenza della Repubblica (vedi:“Con la Partita del Cuore al via una raccolta firme per chiedere un’onorificenza al Quirinale per De Donno” )

I biglietti della Partita del Cuore sono disponibili in prevendita sui circuiti Vivatickethttps://www.vivaticket.com/it/Ticket/partita-beneficenza-boom-una-scintilla-di-solidarieta/206897

Curva: 5.00 € | Tribuna laterale: 10.00 € | Tribuna centrale: 15.00 €

Le donazioni sono possibili con bonifico bancario all’Associazione BOOM: IT76G0306909606100000180795