Referendum, Cgil vede positivo: “nuovo inizio nel campo dei diritti di lavoratori e cittadini”

MANTOVA – Non una fine, ma un nuovo inizio. E’ questa, in sintesi, l’analisi della Cgil di Mantova all’indomani dell’esito referendario. Con un’affluenza pari al 29,91%, la provincia di Mantova si è distinta in Lombardia per la partecipazione al voto nei referendum su lavoro e cittadinanza. Sono stati 90.482 i cittadini e le cittadine che si sono recati alle urne, superando di poco la media nazionale, ferma al 29,89%. A livello regionale, Mantova si colloca al quarto posto per affluenza, preceduta solo da Milano, Monza e Lecco, ma risulta prima tra le province dell’est Lombardia, davanti a Cremona (27,84%) e Brescia (26,59%). È inoltre la provincia con l’affluenza più alta nel sud della regione, davanti a Lodi (29,7%), Pavia (28,06%) e di nuovo Cremona.

A commentare l’esito delle urne è Michele Orezzi, Segretario generale della Cgil di Mantova, che sottolinea l’importanza della partecipazione nonostante il mancato raggiungimento del quorum: “Prima di tutto un ringraziamento a chi ha partecipato a queste giornate di voto portando il proprio pensiero libero sulle cinque schede referendarie. Il mancato raggiungimento del quorum non fermerà la voglia di cambiare le leggi ingiuste che non siamo riusciti a cancellare attraverso lo strumento del referendum”.

Orezzi ha voluto esprimere riconoscenza anche verso le associazioni, i partiti, le reti e i movimenti che hanno collaborato negli ultimi due mesi alla campagna referendaria a livello locale: “Dietro il riattivato confronto sui temi del lavoro e della cittadinanza c’è stata tanta partecipazione per organizzare dibattiti, volantinaggi e assemblee dentro e fuori i luoghi di lavoro. Un lavoro preziosissimo che ha coinvolto centinaia di volontari e attivisti nei comitati 5Sì in ogni Comune della nostra provincia”.

Il segretario conclude con uno sguardo al futuro: “Tutto quello che è stato rappresenta un patrimonio di energia votata al cambiamento che non verrà disperso. Per noi oggi è un nuovo inizio per tornare a recuperare – nel più breve tempo possibile – il terreno perso nel campo dei diritti per lavoratori e cittadini”.