Fd’I Mantova in diretta su Fb dice la sua sulle prossime elezioni e sulla gestione Covid da parte del Governo

MANTOVA – In queste ultime settimane Fratelli d’Italia Mantova ha deciso di rimanere sempre attiva e in continuo movimento, anche grazie all’utilizzo dei social network e dei quotidiani locali, esprimendo le proprie posizioni sia su tematiche di interesse locale che nazionale. Anche il movimento giovanile del partito, Gioventù Nazionale (GN), si è contraddistinto per l’organizzazione di diversi momenti di incontro, sempre grazie ai social network, nei quali sono stati trattati temi di fondamentale importanza, con soggetti di spicco nella politica nazionale e locale, quali la Sen. Isabella Rauti, l’Ambasciatore Terzi di Sant’Agata, il portavoce di GN Cavedagna e il sindaco di Curtatone Carlo Bottani.
Nei giorni scorsi il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia Mantova ha organizzato un dibattito attraverso la propria pagina Facebook al fine di analizzare la situazione attuale locale, derivante dal diffondersi della pandemia del coronavirus, soprattutto in ambito economico e sociale oltreché per raccogliere eventuali segnalazioni e domande provenienti dai cittadini.
Alla diretta erano presenti il portavoce provinciale Alessandro Beduschi, il cordinatore provinciale Carlo Maccari, l’assessore all’urbanistica, lavori pubblici e turismo di Castel Goffredo, Paola Mancini e Salvatore Scalia, membro del direttivo provinciale del partito e referente per il comune di Porto Mantovano. L’incontro è stato moderato dal presidente di Gioventù Nazionale, Leonardo Minelli.

Prossime elezioni amministrative a Mantova
“Le elezioni che si terranno il prossimo autunno saranno differenti rispetto a tutte le altre elezioni passate – ha esordito Beduschi parlando nello specific delle prossime elezioni amministrative del capoluogo -. Vi sarà la necessità di pensare a un programma di rilancio della città che sia all’insegna della concretezza e del supporto alle attività produttive locali, fortemente in crisi a causa della diffusione del coronavirus».
La mancanza di aiuti ai Comuni
Poi la parola è passata a Maccari che ha espresso la sua riconoscenza verso tutto il personale medico e sanitario, anche in funzione della sua professione di farmacista: “Lodevole il lavoro fatto dal Carlo Poma sulla questione del plasma iperimmune. Non altrettanto apprezzabile, invece, l’organizzazione da parte del Governo centrale il quale ha messo in campo azioni poco concrete e, addirittura, che penalizzavano le Amministrazioni comunali, già in ginocchio per i soliti tagli di budget». Sulla stessa questione è intervenuto anche Mancini che ha evidenziato la scarsa attenzione posta da Conte ai Comuni, i quali, proprio in un momento di crisi come questo, sono l’avamposto del Governo sul territorio. “I Comuni sono chiamati a dare sempre più risposte ai cittadini, anche in ambito economico, senza che però, sino ad oggi, vi sia stato un tangibile sostegno ed interessamento da parte del Governo – ha detto l’assessore – Il susseguirsi dei molteplici Decreti non hanno fatto altro che creare dei problemi alle aziende e ai professionisti».
Responsabilità dei datori di lavoro
Collegandosi a questo discorso, è intervenuto Salvatore Scalia, il quale ha fatto una disamina giuridica degli ultimi provvedimenti presi per la gestione del Covid mettendo in luce le possibili responsabilità, di carattere penale, in cui incorrono i datori di lavoro nel caso in cui un lavoratore dovesse ammalarsi, senza che il Governo Conte provvedesse a eliminare tale stortura. “Il Governo, a tal proposito, oltre a pensare a fare propaganda, con presunti fantamiliardi che a suo dire avrebbe erogato ma che nessuno ha visto, avrebbe dovuto garantire una graduale ripartenza delle aziende, ovviamente in sicurezza per i lavoratori, in modo da poter ritornare alla normalità – ha detti Scalia – Infatti, molte aziende del territorio sono al collasso, proprio a causa di tale atteggiamento incurante delle esigenze delle aziende da parte del Governo Conte, nonché per i costi che un’azienda è chiamata a sobbarcarsi per l’adeguamento dei locali nel caso in cui volesse riaprire. Per non parlare dei professionisti i quali sono stati protagonisti di una becera propaganda, così come è abituato questo Governo giallo-rosso. Basti pensare che il fondo stanziato per il “reddito di ultima istanza” non era sufficiente a soddisfare tutte le domande provenienti dalle categorie interessate, solo per la categoria degli avvocati ben 35.000 non hanno ricevuto i 600 euro”.
La scuola
Leonardo Minelli ha invece dimostrato forti perplessità per la situazione degli istituti scolastici mantovani e, soprattutto, dei trasporti pubblici a partire dal prossimo settembre. A tal proposito, insieme a Scalia, si è affrontato il tema della scuola, a fronte di una gestione scellerata da parte del Ministro dell’(d)istruzione, Azzolina, che ha ignorato i problemi derivanti da tale situazione pandemica, dimostrando la totale inadeguatezza. Per fare alcuni esempi, il fatto che a meno di un mese dalla fine dell’anno scolastico non si conoscano i metodi di valutazione per l’accesso alla classe successiva e, pure, nemmeno come si svolgerà l’esame di maturità. Inoltre, la tanto cianciata didattica a distanza si è potuta svolgere solo grazie al dinamismo e alla collaborazione dei docenti con le famiglie dei discenti, i quali si sono presi carico di tale situazione, seppur in assenza di una benché minima indicazione da parte del ministero di viale Trastevere.