Caro gasolio per gli agromeccanici, Confai: “Applicare credito d’imposta per terzo trimestre 2023”

MANTOVA – Dalla fine di maggio a oggi anche il gasolio agricolo ha visto crescere i listini, finendo per gravare sui costi di gestione delle imprese agromeccaniche e agricole del territorio. Confai Mantova, i cui associati sono i primi a subire i rincari del carburante, auspica l’adozione nel terzo trimestre del 2023 del credito d’imposta sui costi del gasolio agricolo per tutte le attività agricole, così come è stato fatto a vantaggio delle imprese energivore per i rincari del gas nei primi due trimestri dell’anno.

“In questo modo – specifica il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali – sia le imprese agricole che quelle agromeccaniche, entrambe comprese nell’alveo delle attività agricole, potrebbero utilmente ammortizzare i maggiori costi dovuti alla corsa dei prezzi dei carburanti”.

Il caro gasolio, che potrebbe impattare sulla campagna di raccolta dei cereali e dei semi oleosi in provincia di Mantova con maggiori spese complessive per non meno di 300mila euro, per Confai Mantova si configurerebbe come il minore dei problemi rispetto ai rincari registrati dai listini di vendita delle macchine agricole, aumentati fra il 30% e il 50% negli ultimi 15 mesi, al boom dei prezzi della ricambistica (dal +40% al +70%), ai ritardi nelle consegne, che hanno messo in difficoltà l’intero sistema dei servizi per l’agricoltura.

Oltre a questo, pesano notevolmente sulla vita delle imprese agromeccaniche e agricole i ritardi legati alla burocrazia, l’incremento dei tassi di interesse del costo del denaro, le procedure necessarie per poter investire in nuove infrastrutture. “Si tratta di un insieme di elementi che rischiano di erodere la marginalità delle imprese agromeccaniche e di bloccare gli investimenti in innovazione – denuncia Speziali -, in una fase in cui i cambiamenti climatici e la transizione ecologica imporrebbero, invece, una pianificazione lungimirante degli interventi”.