Dantedì, il legame speciale tra il poeta e Mantova: dalla “Commedia” al suo arrivo in città per un dibattito su acque e terre emerse

Dantedì, il legame speciale tra il poeta e Mantova: dalla
Il ritratto di Dante nella Galleria degli Specchi di Palazzo Ducale

Mantova e Dante un legame importante e così, alla vigilia del 25 marzo quando l’Italia intera si appresta a celebrare i 700 anni della morte del Sommo poeta con iniziative di vario genere, ripercorriamo proprio il rapporto tra l’Alighieri e Mantova, la terra di Virgilio che elesse a suo accompagnatore attraverso i percorsi dannati dell’Inferno e quelli dolenti del Purgatorio della sua Commedia, solo in seguito ribattezzata Divina per opera del Boccaccio.
“Che Mantova abbia un rilievo eccezionale nella Divina Commedia é cosa evidente – spiega lo storico Giovanni Pasetti –  subito nel primo canto appare l’aggettivo mantoani, che precede ogni diversa allusione ad un’altra città o ad un’altra nazione”.
Nel ventesimo canto poi c’è la descrizione della nascita di Mantova: Li uomini poi che ‘ntorno erano sparti / s’accolsero a quel loco, ch’era forte / per lo pantan ch’avea da tutte parti. / Fer la citta’ sovra quell’ossa morte; e per colei che ‘l loco prima elesse, / Mantua l’appellar senz’altra sorte
Pasetti prosegue ricordando come un’altra importante citazione la si ritrovi nel canto sesto del Purgatorio, nell’attimo dell’incontro con Sordello: “le ombre si abbracciano non appena viene intonata quella parola, che risuona nell’aria come la dolce evocazione di un amore: e ‘l dolce duca incominciava / ‘Mantua’…Questo affetto tra conterranei da’ modo a Dante, per contrasto, di scagliarsi contro le divisioni che dilaniavano l’Italia a quell’epoca. Molti inoltre hanno creduto di ravvisare nell’apparizione di Matelda, nel canto ventisettesimo del Purgatorio, il personaggio di Matilde di Canossa” spiega lo storico.
Ma Dante conosceva Mantova? Ci era venuto ?
Al termine della sua vita, tra il 1319 e il 1320, egli si recò nella nostra città’ e vi ascoltò una discussione che divenne la base del suo scritto scientifico Quaestio de aqua et terra: A ciascuno di voi sia noto come, trovandomi io in Mantova, si accendesse una disputa che venne dibattuta piu’ in modo sofistico che secondo verita’…E quale luogo migliore per parlare del rapporto tra l’acqua e le terre emerse, di un’isola misteriosamente posata sui flutti?” si domanda Pasetti. 

UNA MOSTRA AL DUCALE E UN PROGETTO DEL COMUNE DI BORGO VIRGILIO E PARCHI LETTERARI NELL’ANNO DEDICATO AI 700 ANNI DELLA MORTE DEL POETA

Palazzo Ducale omaggia più volte il forte legame tra Mantova e Dante. Nella Galleria degli Specchi c’è un ritratto del poeta. L’inventario dei Gonzaga del 1407, ai tempi dunque di Francesco I, segnala la presenza di due copie della Divina Commedia tra le opere in possesso dei signori di Mantova.
E proprio il Ducale, per l’anno dedicato alle celebrazioni per i 700 anni della morte del poeta, sta organizzando una mostra dal titolo “Dante e la cultura del Trecento a Mantova” che rimarrà allestita da ottobre al gennaio prossimi. Un’esposizione che vedrà alcuni affreschi strappati, codici miniati provenienti dall’archivio del Museo Diocesano, ma anche da Milano, Venezia e Parigi. Da Milano già certo l’arrivo di una Commedia miniata della seconda metà del ‘400 che appartenne alla Famiglia Cavriani. Sarà esposto anche un prezioso incunabolo del 1472.
La mostra coinciderà con il riallestimento dell’appartamento di Guastalla e si svilupperà su due filoni: il primo dedicato a Dante e alla Divina Commedia, e il secondo alla cultura a Mantova nella sua epoca, negli anni dunque tra Bonacolsi e Gonzaga.
L’esposizione al Ducale rientra tra le iniziative ufficiali del Mibact per l’anno dedicato a Dante così come lo è il progetto “Virgilio e Dante nelle acque di Manto”, presentato dal Comune di Borgo Virgilio insieme al Parco Letterario Virgilio che vedrà una serie di iniziative calendarizzate tra maggio e ottobre.
Sono previsti tour guidati che partiranno da Mantova presso il Palazzo Ducale e dalle Pescherie di Giulio Romano e che attraverso percorsi fluviali, ciclopedonali e podistici attraverseranno i luoghi più suggestivi all’interno del Parco del Mincio fino ad arrivare al paesaggio bucolico della campagna di Andes, luogo di nascita e d’ispirazione del poeta Virgilio. Con i tour ci sarà anche la possibilità di esplorare il Forte di Pietole, In programma poi convegni e reading teatrali.
Al progetto collaborano numerosi enti e istituzioni del territorio.