Condannati i gemelli Lupin che l’avevano sempre fatta franca per il Dna identico

Condannati i gemelli Lupin che l'avevano sempre fatta franca per il Dna identico

MANTOVA –  Li chiamano “fratelli Lupin”, ma i due gemelli albanesi Edmond Trushi e Eduard Trushi, 35 anni, non c’entrano praticamente niente col celebre Arsenio, il “ladro gentiluomo” vista la violenza perpetrata nelle centinaia di furti e rapine che da decine di anni hanno messo a segno in mezza Italia.
Più che altro l’appellativo è legato al fatto che i due gemelli avevano trovato il sistema per rimanere impuniti e non finire in galera visto che  Edmond ed Eduard Trushi, residenti a Castiglione delle Stiviere venivano ogni volta incriminati e alla fine assolti perché non si riusciva a stabilire con scientifica esattezza chi dei due avesse compiuto i crimini dato che i due hanno il Dna praticamente identico.
Ieri però i due gemelli sono stati condannati per ricettazione dal tribunale di Mantova a due anni e due mesi più 650 euro di multa. Esattamente cinque anni fa, il 4 luglio del 2015 era stata perquisita la loro casa a Castiglione e lì erano stati ritrovati circa 300 mila euro di refurtiva, tra contanti, gioielli, apparecchiature elettroniche e molto altro, frutto di molteplici colpi messi a segno.
Essendo la casa di entrambi almeno in questo caso si è riusciti a condannare i due gemelli del crimine. Eduard era anche già stato espulso dall’Italia e scortato, era stato riportato a Tirana in aereo.